Gela, è guerra tra l'amministrazione e il chiosco della villa comunale

Il sindaco Lucio Greco sottolinea: "Non sono stati rispettati i canoni contrattuali"

Gela, è guerra tra l'amministrazione e il chiosco della villa comunale

Un caso alquanto singolare quello di Gela, un Comune in provincia di Caltanissetta. Il chiosco della villa comunale dato in concessione, è diventato una querelle tra la ditta concessionaria e l'amministrazione comunale. Secondo quanto si legge sul giornale on line "Quotidiano di Gela", il Comune ha fatto causa al gestore del chiosco di "Villa Garibaldi" in quanto questi non avrebbe rispettato gli obblighi contrattuali.

"Appena ci siamo insediati, tra i vari impegni presi in carico, ci siamo occupati anche di questo" ha dichiarato a IlGiornale.it il sindaco di Gela, Lucio Greco, candidato di Pd e Forza Italia alle ultime elezioni amministrative ed eletto il 13 maggio scorso.
Non sarebbero stati rispettati, da parte della ditta che gestisce il chiosco, i canoni contrattuali che ammontano a circa 9mila euro, secondo quanto si legge sempre sul quotidiano locale.

Il chiosco, pertanto, dovrebbe essere restituito al Comune e per questa ragione, la nuova giunta, ha dato corso alle vie legali nei confronti della ditta concessionaria. Ingiunzione di pagamento e sfratto del locale sono le azioni che il Comune intende portare avanti.

"C'era una morosità pregressa" ha sottolineato il primo cittadino. Non sarebbero stati versati canoni contrattuali, come detto, per almeno 9 mila euro.

Come si legge, ancora, sul Quotidiano di Gela, l'intimazione a lasciare l’immobile risalirebbe addirittura a due anni fa, pertanto, secondo i tecnici del municipio la ditta continuerebbe a gestire il chiosco in maniera abusiva. Toccherà ora ai giudici avere l'ultima parola.

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