Genova, incendio nel cantiere del ponte Morandi: a fuoco la pila 13

Le scintille di un flessibile avrebbero raggiunto del polistirolo; non si registrano feriti. L'incidente provocherà un ulteriore ritardo nei lavori

Genova, incendio nel cantiere del ponte Morandi: a fuoco la pila 13

Paura a Genova, precisamente nel cantiere del nuovo ponte sul Polcevera ex Ponte Morandi, dove questa mattina verso le ore 5.30 è divampato un ingente incendio. A prendere fuoco sarebbe stato il materiale contenuto all'interno della pila 13 della nuova struttura: l'esplosione ha interessato l'interno di una delle nuove pile sul lato est. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco; al momento non si registra alcun ferito. In via precauzionale è stata chiusa via Fallak al traffico in entrambe le direzioni, al fine di consentire tutte le operazioni del caso in condizioni di sicurezza; poco prima delle ore 8.00 è stata riaperta. I pompieri hanno provveduto a utilizzare l'autoscala per raggiungere l'origine del rogo, che adesso risulta essere sotto controllo.

Inevitabilmente l'incidente provocherà un ulteriore ritardo nei lavori. Solamente pochi giorni fa Marco Bucci, il sindaco-commissario, aveva annunciato uno slittamente nella fine delle operazioni di un mese e mezzo circa. A novembre una gru si è inclinata: tre lavoratori sono rimasti leggermente contusi. I commissari per la demolizione e per la ricostruzione e i titolari delle ditte hanno sottolineato fin dall'inizio come il fattore sicurezza rappresenti il primo tassello di importanza. "Noi lavoriamo al tavolo seduti in sicurezza. Voi siete gli acrobati operai: mi raccomando lavorate in sicurezza", aveva dichiarato Renzo Piano.

Il rogo

Non è da escludere che alla base dell'incendio vi sia un errore umano: stando alla prima ricostruzione effettuata dai vigili del fuoco e dalla polizia, le fiamme sarebbero partite da un flessibile usato da un operaio, le cui scintille avrebbero raggiunto del polistirolo. Rispetto alla tabella di marcia, i lavori stavano comunque procedendo a rilento: entro la fine del 2019 era previsto l'intero scheletro del nuovo ponte, per poi giungere al collaudo nel mese di aprile 2020. Il mese scorso si contavano 4 piloni completati su 18, tutti a ovest; a est invece i lavori rimangono nelle primissime fasi. Esattamente il 28 dicembre è stato varato il quinto impalcato che portava a 200 metri la lunghezza del viadotto a ponente, mentre a levante erano stati varati solo 50 metri.

Intanto oggi alle ore 10.00 si attende l'arrivo di Austostrade per l'Italia al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, convocata d'urgenza ieri sera dopo il crollo in una galleria lungo l'autostrada A26 Genova-Gravellona Toce.

Si sarebbero staccati dei calcinacci e - probabilmente - il cedimento non sarebber strutturale. Secondo Autostrade per l'Italia si sarebbe verificato "il distacco di una ondulina e di parti dell'intonaco a cui era collegata".

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