Il crollo del ponte Morandi a Genova ha sconvolto tutto il Paese e la macchina dei soccorsi si è subito messa in moto per cercare di salvare quelle vite rimaste incastrate sotto le macerie.
Le testimonianze dei sopravvissuti fanno venire i brividi. Le foto fanno venire i brividi. I video fanno venire i brividi. Tutto fa credere che a Genova ci sia stata una vera e propria catastrofe. Ora, iniziano le polemiche, si parla di quelle manutenzioni che mai sono state fatte o che sono state fatte male, ma il pensiero e il cuore va alle vittime e ai sopravvissuti. Il Corriere della Sera ha intervistato il camionista miracolato, quello che si è visto la morte in faccia.
Il quotidiano di via Solferino spiega di aver parlato con il camionista che ha raccontato di aver prima sentito un forte boato, poi è stato sbalzato fuori dal suo mezzo. "Il camion è precipitato - dice - lui si è salvato. Ha solo una lesione all'anca e una lussazione alla spalla. Lui si dice un miracolato".
E non facciamo fatica a credergli. Avrebbe potuto sprofondare in quel cumulo di macerie e ne sarebbe potuto rimanere schiacciato. Morendo.Ma a lui è andata bene. Non è andata allo stesso modo alle altre 35 vittime. E forse anche a qualcun di più.
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