Giallo di Brescia, avanti le ricerche. "Bozzoli non è uscito dalla fonderia"

La procura continua a indagare sull'azienda. Da chiarire se ci sia un legame con la morte dell'operaio

Giallo di Brescia, avanti le ricerche. "Bozzoli non è uscito dalla fonderia"

Dalla fonderia di Marcheno di cui era proprietario, Mario Bozzoli non sembra essere uscito. A sostenerlo ancora una volta è il procuratore capo di Brescia, Tommaso Buonanno, convinto che sia nella fabbrica che devono andare avanti per ora le ricerche dell'uomo, scomparso da giorni.

Questa mattina un sopralluogo nell'azienda. "Stiamo lavorando per acquisire ogni elemento utile", ha detto la procura, chiarendo che se al momento non c'è ragione di pensare che l'uomo sia uscito dalla fonderia, questo non significa però "in assoluto che non sia uscito".

La situazione è dunque ancora tutta da chiarire, con la Scientifica che oggi è arrivata sul posto, con il supporto delle unità cinofile, impegnate nella ricerca di possibili tracce che potrebbe essere sfuggite in questi giorni. Le analisi si concentrano nella zona dei forni e sugli scarti delle colate. Non è infatti da escludere l'ipotesi che qualcuno abbia voluto far sparire il corpo dell'uomo.

Da chiarire è pure se ci sia un legame tra la morte di Giuseppe Ghirardini, operaio della

fabbrica scomparso e poi ritrovato senza vita e la sparizione di Bozzoli. Al momento l'unico collegamento, dicono gli inquirenti, è la finestra di tempo in cui i fatti sono avvenuti. E i fascicoli d'inchiesta procedono separati.

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