Una giornata rovinata dai terroristi dell'igiene

Gentile Milena Gabanelli, ho visto la puntata di Report andata in onda lunedì scorso sugli agenti tossici, gli ftalati, la melamina, la formaldeide e le 885 sostanze (forse) tossiche che penetrano nel nostro organismo da ogni dove, cibo, bustine del tè, pentole antiaderenti, lattine, bicchierini (...)

(...) del caffè, involucri per formaggi, insaccati, minestroni, hummus di ceci (hai voglia mangiare vegan!), bottiglie di plastica (no forse Pvc, no, forse Pet, no forse il numero 7 che non si sa cosa contiene).

Confesso di essere molto scosso e ho una vaga sensazione maligna, come di assedio. Ieri mattina ho strappato la bustina del tè e ho messo il contenuto nell'ovetto di acciaio, come da istruzioni della vostra esperta, per evitare il malefico bis-fenolo. Ma dove buttare la bustina pestifera? Per il momento l'ho messa in cassaforte e aspetto istruzioni. Ho anche notato che, per pulire bene l'ovetto, ci vuole una spugna che, se era viva, mi fa sentire un boia, e se è sintetica chissà quali fetenzie ci sono dentro. In più occorre quasi mezzo litro d'acqua corrente calda ed è uno spreco inaccettabile. Quando poi ho guardato l'involucro plastificato di uno dei tre tipi di biscotti che mangio a colazione mi è venuta la malaugurata idea di leggere attentamente l'etichetta e mi si è strozzato in gola un frollino quando ho visto che c'era l'olio di palma.

Finita la colazione sono andato in bagno e ho guardato con terrore il dispenser di plastica del sapone liquido. Ho deciso di non lavarmi. Guardo lo spazzolino da denti: tutta plastica. E il tubetto del dentifricio. Idem. Gli scovolini? Altrettanto. Ho fatto un gargarozzo con un collutorio che mi è andato di traverso e sto ancora tossendo. Chissà cosa c'è dentro. Andrò a cercare uno spazzolino di legno con le setole di maiale sperando che non ci siano le spore del carbonchio.

La perla assoluta della puntata è stata però la ricercatrice che ha messo in guardia le donne incinte perché un tipo di ftalato iniettato nei ratti gravidi (femmine suppongo) ha causato mortinatalità dovuta a carenza di latte. Già, tanto tra una pantegana e una donna gravida che differenza volete che ci sia? La tragedia della Talidomide non ha insegnato proprio nulla.

La tossicologia ambientale è troppo importante per buttarla talmente in vacca da invocare la candela al posto della lampadina (i raggi Uv danneggiano la retina) e i contenitori di vetro che se ci casco sopra finisco al Ps dove mi iniettano siero antitetanico potenzialmente infetto con virus dell'Aids e dell'epatite C e dove respiro Legionelle e Stafilococchi meticillino resistenti che mi causano una polmonite da due anni di ricovero in cui mi

va bene se l'antibiotico con cui mi curano non mi provoca la sindrome di Lyell (ovviamente mortale). Nella prossima vita vorrei essere un topo da fogna: almeno è più studiato e magari resistente agli ftalati.

Oscar Grazioli

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