Gravi i danni sulla pelle provocati dal troppo sole

L'esposizione solare prolungata e non protetta anche in settembre, può comportare conseguenze serie per la salute. Come lo sviluppo di cheratosi attinica. Una lesione tumorale cutanea in fase precoce (macchie piatte, placche ruvide e squamose, presenti in prevalenza sulle parti più esposte al sole), dovuta più che all'avanzare dell'età, all'effetto cumulativo dei raggi UV. Non va sottovalutata. Se trascurata può evolvere in un carcinoma squamocellulare invasivo (SCC), il più frequente tumore della pelle non-melanoma. Secondo stime, il 60 per cento, della popolazione sopra i 40 anni di età, con una storia di prolungata esposizione alle radiazioni solari (come agricoltori, marinai, muratori, sportivi in generale, ma anche chi semplicemente trascorre molto tempo al sole), ha sviluppato almeno una lesione da cheratosi attinica. In Italia la patologia colpisce circa l'1,4 per cento della popolazione over 45, il 3 per cento dopo i 74 anni.

«La cheratosi attinica si può considerare una forma di carcinoma allo stadio iniziale o in situ, caratterizzata da lesioni che possono evolvere in carcinoma squamoso invasivo, spiega Giovanni Pellacani, professore ordinario di dermatologia e direttore clinica dermatologica, università degli studi di Modena e Reggio Emilia. «Non è possibile prevedere quale e quando una delle numerose lesioni attiniche, andrà incontro a una progressione in carcinoma squamoso cellulare, tumore maligno che richiede una diagnosi precoce e un trattamento adeguato di tutte le lesioni», aggiunge Giovanni Pellacani. Una novità in merito alla terapia, è rappresentata oggi da un innovativo farmaco in gel, a base di ingenolo mebutato, disponibile da poche settimane anche in Italia e rimborsato dal Servizio sanitario nazionale.

«L'ingenolo mebutato è un prodotto attivo sulle cheratosi attiniche e sul campo di cancerizzazione (la zona di pelle circostante apparentemente sana che a volte può contenere lesioni ancora non rilevabili a occhio nudo), in grado di agire efficacemente e rapidamente, richiede solo 2-3 giorni di applicazione», osserva Pellacani. «I principali vantaggi di questo gel consistono nella breve durata della terapia e nell'efficacia anche a lungo termine.

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