Guardie armate sui treni: "Ora ci sarà sicurezza"

Il compito delle guardie sarà soprattutto quello di prevenire situazioni a rischio

Guardie armate sui treni: "Ora ci sarà sicurezza"

"Mettiamo guardie armate sui treni della Lombardia per aumentare la sicurezza dei viaggiatori e degli operatori". Lo ha scritto, sul suo account Twitter, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, allegando l'articolo, pubblicato oggi sulle pagine milanesi di Repubblica, che riporta la notizia, ripresa da molte altre testate, dell'entrata in servizio, sui treni di Trenord, nelle tratte considerate più pericolose, di guardie armate. La presenza dei vigilantes, si sottolinea nell'articolo, che arriveranno fino a 100, è il risultato di un accordo con Sicuritalia, e ha lo scopo di aumentare il livello di sicurezza sui treni regionali, a tutela dei viaggiatori, come del personale in servizio.

La decisione è arrivata anche come risposta alla gravissime aggressioni subite solo nell’ultimo anno da parte di passeggeri e personale. Il compito delle guardie – divisa scura e arma nella fondina – sarà soprattutto quello di prevenire situazioni a rischio e di monitorare in anticipo soggetti che possono risultare sospetti. Costato circa 8 milioni di euro – messi in gran parte dalla Regione – questo appalto prevede per la prima volta la presenza di persone armate su richiesta diretta di Trenord, che ha quindi deciso di farsi carico della questione sicurezza, polemizzando con il governo che sulla sicurezza è completamente latitante.

Le richieste dell’assessorato ai Trasporti sono state puntualmente ignorate, dal potenziamento della polizia ferroviaria, alla richiesta al governo di lasciare sul territorio lombardo i militari impiegati per l’Expo. E allora, ben vengano le guardie.

"Per fortuna! Adesso che ci siete sono più sicura". Anche un anziano signore se ne va soddisfatto, borbottando tra sé: "L’assessore Sorte allora aveva ragione, sono arrivate le guardie", si legge nel reportage del Corriere.

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