L'appello dei gay alla Chiesa: "Anche noi siamo un dono"

Un'associazione di genitori e amici di gay a convegno a Ragusa: lo scopo è quello di rilanciare il tema dell'accoglienza della Chiesa di Roma

L'appello dei gay alla Chiesa: "Anche noi siamo un dono"

I gay e l'accoglienza della Chiesa. Un convegno a Ragusa per far sì che anche le persone omosessuali possano trovare un "punto di riferimento" nel cattolicesimo.

Questo è l'evento in programma per il prossimo 21 aprile nella città siciliana. La conferenza si terrà nel saloncino del Centro Sociale 'Gesuiti di Ragusa. Tra i relatori sarà presente Eduardo Savarese, che è l'autore di "Lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma". Il centro della discussone riguarderà presumibilmente la possibilità per i gay e per i loro genitori di essere davvero accolti dalla Chiesa. Il tutto è promosso e organizzato da l'Agedo, che un'associazione composta da genitori e da amici delle persone omosessuali.

Il perché di questa iniziativa l'ha spiegato Anna Battaglia, che è la referente ragusana dell'associazione citata: "Mi sono chiesta - ha dichiarato l'organizzatrice - perchè per me è importante tentare di creare a Ragusa un punto di riferimento per persone omosessuali credenti e ho trovato la risposta nella mia esperienza di genitore credente di un figlio omosessuale: la mia difficoltà maggiore e forse l'unica difficoltà è stata conciliarmi con la Chiesa di Roma, ed è un cammino che tuttora faccio". Un percorso, quello d'integrazione delle persone omosessuali e dei loro genitori, che incontrerebbe quindi ancora numerosi ostacoli.

La Chiesa - secondo quanto dichiarato ancora dalla referente dell'associazione - avrebbe in alcune circostanze alimentato la distanza tra "il Dio pensato e il Dio vissuto". L'omosessualità, in alcune circostanze, sarebbe stata considerata come "un abominio". Un giudizio che non farebbe che allontanare "genitori, figlie e figli credenti". Per gli organizzatori dell'evento è necessario che queste persone "escano dalle catacombe" e professino la loro fede in assoluta libertà. Un tema molto delicato e sul quale in passato è intervenuto, non senza che venissero sollevate polemiche di sorta, anche Papa Francesco.

Bergoglio, durante il viaggio di ritorno da Baku del 2016, ha detto di aver accompagnato nella sua vita di sacerdote anche "persone con tendenze e pratiche omosessuali". In quella circostanza, il Papa invitò tutti ad accogliere i gay all'interno della Chiesa. "Per favore - ha evidenziato il pontefice argentino in quell'occasione - non dite che il Papa santificherà i trans.

Voglio essere chiaro: è un problema di morale, umano, e si deve risolvere come si può, sempre con la misericordia di Dio, con la verità, leggendo tutta l'Amoris laetitia, ma sempre col cuore aperto". Bergoglio ha più volte invitato ad accogliere senza riserve le persone omosessuali. I gay e i loro genitori si chiedono se la Chiesa possa davvero fare qualche passo avanti nella direzione dell'accoglienza.

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