E dopo le "cattive maestre", adesso anche i "giuristi democratici" si schierano con Lavinia Flavia Cassaro, la maestra di Torino a rischio licenziamento da parte del ministero dell'Istruzione per quel "dovete morire" urlato in faccia ai poliziotti schierati in piazza in difesa dell'ordine pubblico.
I Giuristi Democratici "esprimono preoccupazione per il violento attacco con conseguente gogna mediatica da parte di personalità politiche e rappresentanti delle istituzioni che in questi giorni sta investendo la giovane docente di Torino, Lavinia Flavia Cassaro". I GD sono "indignati" non tanto dall'incitamento "alla magistratura ad appurare l'eventuale commissione di reati"quanto dall'intenzione "di colpirla nella sua vita lavorativa, ponendo definitivamente fine al suo difficile e precario percorso lavorativo".
L'associazione di giuristi, che a Macerata si era schierata in piazza al fianco degli antifascisti, contesta la decisione del Miur di avviare un processo disciplinare ai danni della maestra. "Il lavoratore - scrivono in un comunicato stampa pubblicato online - non vende più se stesso ma solo le attività indicate nel contratto e nell'orario ivi previsto, restando irrilevante la sua vita extralavorativa". Per questo "Lavinia Flavia Cassaro, in una situazione di esasperazione (erano in corso cariche contro i manifestanti antifascisti), si è lasciata andare a un non condivisibile sfogo rabbioso: se verrà rilevato in ciò una condotta giuridicamente rilevante, ne risponderà all'esito del relativo processo.
Licenziarla ora significherebbe invece solo mediaticamente segnare un'equidistanza tra fascismo e antifascismo, tra chi spara e chi grida a volto scoperto e mani nude, e questo non è accettabile. I Giuristi Democratici auspicano quindi l'immediata sospensione del procedimento disciplinare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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