I trafficanti di irregolari che salpano dalle coste di Libia e Tunisia carichi di immigrati impazienti di raggiungere i porti aperti italiani si pubblicizzano anche su Facebook, come delle vere e proprie agenzie di viaggi; è per esempio il caso di un trafficante che si fa chiamare "Morad Zuwara", con più profili e pagine sul social, dove lascia tranquillamente il proprio numero di cellulare e invita gli irregolari a contattarlo.
Ma la beffa ancor più grossa è che il signor Morad era già stato colto in flagranza nel marzo del 2019 quando un reporter del programma di Rete4 "Stasera Italia" l'aveva contattato telefonicamente. Il trafficante di esseri umani aveva candidamente illustrato che la cifra da pagare era di 1300 euro e aveva anche spiegato in dettaglio le caratteristiche della barca utilizzata per il viaggio: "È di legno, ha una capienza di venticinque posti e un motore potente, Yamaha. Ora ho i profughi a casa e partiremo quando il tempo lo permetterà e se Allah vorrà".
La cosa sconcertante non sta dunque soltanto nel fatto che nonostante le numerosissime segnalazioni alle autorità libiche e italiane, i suoi profili (con tanto di numero di telefono) non siano mai stati oscurati, ma che da più di un anno a questa parte il signor Morad sia ancora libero di pubblicizzare i suoi "viaggi" verso l'Italia senza che nessuno muova un dito. Un aspetto che la dice lunga sugli enormi interessi che si muovono dietro l'attività del traffico di irregolari. Il numero è tra l'altro sempre lo stesso e questa mattina risultava perfettamente funzionante.
Un post dello scorso 24 luglio sul profilo in arabo del trafficante parla del resto molto chiaro: "A causa di pressioni e frequenti messaggi non siamo stati in grado di rispondere a tutti. Soltanto per persone serie che vogliono viaggiare con noi dalla Libia verso l'Italia, per richieste e coordinazione, chiamare direttamente il seguente numero 0021***********. Morad Zuwara (Derya).
In un altro post si legge: "Presto il convoglio verrà fatto partire dalla Libia verso l'Italia...Il convoglio è di 35 persone e la barca di 14 metri, in legno. Disponibile anche materiale di salvataggio." E ancora "Il tour operator di contrabbando da il benvenuto a tutti". Insomma, una vera presa per i fondelli.
Morad si era tra l'altro avviato per tempo, visto che già a febbraio pubblicizzava le sue imbarcazioni, in particolare un motoscafo da utilizzare in pochi per i ben noti "mini sbarchi".
L'attività pubblicitaria via social dei trafficanti di irregolari va oramai avanti da anni e alla luce del sole, visto che già nel 2017 il Giornale online aveva esposto la faccenda e già all'epoca il signor Morad era in piena attività, assieme a un collega di Sabratha noto come Abdul El Aziz.
Per quanto assurdo e ovvio possa essere, bisogna purtroppo ricordare che il traffico di irregolari è un reato ed anche un'attività che rende più della droga, come già detto da Salvatore Buzzi, finito al centro dell'inchiesta "Mafia Capitale".
Immaginiamoci dei trafficanti internazionali di droga che pubblicizzano la propria attività alla luce del sole sui social. Ebbene si, nel caso del traffico di clandestini avviene veramente e da anni. Un aspetto che non può non far riflettere seriamente sugli enormi interessi che ci sono dietro e fino a quale livello.
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