Secondo un’indagine di Altroconsumo, il vaccino antinfluenzale è introvabile nella maggior parte delle farmacie italiane. Su un campione di 200 esercizi interpellati non ce n'è nemmeno uno che ne garantisca la disponibilità. Solo nella Capitale è presente un sistema di distribuzione settimanale e soltanto il 6 per cento delle farmacie accetta prenotazioni, ma solo per chi ha la ricetta. In ogni caso, prosegue il report dell’associazione, si dovrà aspettare almeno fino a dicembre per accaparrarsene una dose.
Insomma, nonostante la prevenzione diventi essenziale in tempi di pandemia, il vaccino contro l’influenza è una chimera in gran parte dello Stivale. Eppure c’è un luogo dove ritardi e disservizi sembrano non esistere. È la Camera dei Deputati, dove i vaccini antinfluenzali saranno disponibili per tutti, compresi i giornalisti. L’indiscrezione è stata pubblicata da Affari Italiani. Nell’articolo a firma di Marco Antonellis si legge di un programma massiccio di screening per chi lavora o opera stabilmente a Montecitorio. Per deputati, dipendenti e giornalisti ci sarà la possibilità, oltre che di vaccinarsi, di effettuare i test rapidi per la ricerca del Covid, senza le fastidiose code di ore ai drive in a cui invece si sono dovuti abituare, ob torto collo, milioni di italiani.
Vaccini e test antigenici, riferisce lo stesso quotidiano online, si potranno fare comodamente su appuntamento. Nel resto d’Italia, invece, la situazione è a dir poco tragica. Si parte da Bari, dove, sempre secondo il report di Altroconsumo, "il vaccino potrebbe non arrivare mai in farmacia", e si va a finire a Padova, dove si prevedono fiale contate. "Se arriva, ne arriveranno una decina e poi si capirà a chi poterli vendere", dicono i farmacisti. Lunghe attese all'orizzonte anche a Milano, mentre a Genova sarebbe arrivato un comunicato per informare che "alle farmacie i vaccini forse non li manderanno".
Nei giorni scorsi il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, Andrea Mandelli, aveva fatto appello al presidente della Conferenza Stato-Regioni, Stefano Bonaccini: "La situazione è diventata drammatica, non si attenda oltre a fornire alle farmacie i vaccini antinfluenzali"."Oggi i farmacisti di comunità sono assediati dalle richieste dei cittadini che, seguendo le indicazioni di infettivologi, virologi ed epidemiologi, chiedono di potersi immunizzare anche se non rientrano nelle categorie a rischio: alcuni colleghi hanno già raccolto migliaia di prenotazioni e la pressione non farà che aumentare", aveva chiarito.
"Credo sia nell'interesse di tutti non assistere a una replica del caso mascherine e i tempi per evitarlo sono
strettissimi, perchè l'epidemia influenzale è purtroppo alle porte", era l’amara conclusione. Eppure la richiesta sembra essere rimasta inascoltata. Tranne per la "casta" della Camera a trazione grillina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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