"Ieri il record". Cosa è successo sulla Marmolada

La valanga potrebbe essere stata una conseguenza del grande caldo di questi ultimi giorni. "Il ghiaccio lì è quasi tutto andato", afferma il noto alpinista Reinhold Messner

"Ieri il record". Cosa è successo sulla Marmolada

C'è sconcerto per quanto accaduto sulla Marmolada, a Pian dei Fiacconi, dove il distacco di una roccia ha provocato l'apertura di un crepaccio sul ghiacciaio, causando una valanga che ha travolto decine di persone. Sul posto stanno lavorando gli uomini del Soccorso alpino, ma secondo gli ultimi dati forniti dal Suem il numero dei morti sarebbe già salito a cinque.

Ci si interroga ora sulle ragioni che potrebbero aver portato alla tragedia, anche in molti stanno attribuendo molta della responsabilità al grande caldo di questi ultimi giorni.

Caldo record

"Ieri sulla Marmolada è stato raggiunto il record delle temperature (10 gradi circa in vetta)", ha scritto sul proprio profilo Twitter il governatore della Regione Veneto Luca Zaia.

Una tesi sposata anche dal noto alpinista Reinhold Messner, che ad Agi ha spiegato che negli ultimi anni il ghiaccio si è notevolmente ridotto. "Sono salito più volte sulla Punta di Rocca, ma non vado lì da tanti anni ormai. Il ghiaccio lì è quasi tutto andato, non c'è più ghiaccio", ha affermato. "Questi seracchi cadono, certo, per la gravità, ma la causa vera, originaria, è il caldo globale, che fa sciogliere i ghiacciai e rende più probabile che si stacchi un seracco", ha aggiunto.

Stando alle ultime ricostruzioni, a staccarsi è stata una parte della calotta di Punta Rocca. La valanga di neve, ghiaccio e roccia si è riversata lungo la via normale della Marmolada, travolgendo molte persone. "Lì, poichè non c'è quasi più ghiaccio il seracco non deve essere molto grande. Ciò che è accaduto lì, accade ogni giorno in tutti i ghiacciai", ha precisato Messner.

Il bilancio

Secondo il più recente comunicato del Servizio Urgenza Emergenza Medica 118 della Regione Veneto sono cinque, per adesso, le vittime accertate. Otto, invece, i feriti, dei quali due in condizioni gravi. I soccorsi hanno inoltre provveduto a evacuare diciotto persone.

"Al momento sono stati recuperati 8 feriti, di cui due trasportati all'ospedale di Belluno, uno più grave a Treviso e 5 a Trento", si legge

nella nota ufficiale, "e purtroppo cinque persone sono state rinvenute senza vita. Non si sa ancora il numero definitivo di alpinisti coinvolti".

Proseguono le ricerche e le operazioni di pattugliamento sul posto.

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