Inchiesta su sanità laziale: spunta il nome di Barillari

Al centro dell'indagine che ha portato all'arresto di tre persone c'è pure il nome di Davide Barillari

Inchiesta su sanità laziale: spunta il nome di Barillari

C'è anche il nome del consigliere della Regione Lazio, in quota Movimento 5 Stelle, Davide Barillari, componente della Commissione Sanità, nelle carte dell'inchiesta della procura di Roma culminata oggi con gli arresti domiciliari di tre persone accusate, a vario titolo, di aver compiuto "atti idonei" a indurre il manager della società Ini spa (cliniche private) Cristopher Faroni ad assumere un consulente del lavoro all'interno del gruppo con un compenso di 250mila euro all'anno.

I reati di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione, violenza privata, e rivelazione o utilizzazione del segreto d'ufficio sono contestati al maresciallo dei carabinieri Giuseppe Costantino, in servizio presso il Nucleo ispettorato del lavoro, al sindacalista del Sicel Andrea Paliani e al consulente del lavoro Alessandro Tricarico (l'uomo che avrebbe dovuto beneficiare dell'incarico), finiti ai domiciliari su ordine del gip Zsuzsa Mendola.

Secondo la procura, Costantino, "abusando delle sua funzione di ufficiale di pg delegato alle indagini di Faroni (coinvolto in altro diverso procedimento penale, ndr) faceva intendere anche grazie all'intermediazione di Paliani, che c'era da parte sua la possibilità di redigere un'annotazione a lui favorevole in cambio dell'assunzione di Tricarico come consulente". Il commercialista, sospetta la procura, avrebbe versato al maresciallo 850 euro "per spese inerenti alle vacanze estive". Proprio per questo motivo al carabiniere e al sindacalista viene contestata anche le divulgazione di notizie coperte da segreto istruttorio. In relazione all'utilizzo di queste notizie riservate, è oggetto di verifica investigativa il ruolo, molto sfumato, di Barillari: chi indaga vuole capire quanto l'esponente pentastellato fosse davvero consapevole dell'ambito illecito nel quale agiva Paliani, suo interlocutore al telefono, che puntava al fallimento e al commissariamento dell'intero gruppo Ini per scopi personali.

A seguito di questi reati, sono stati fermate, quindi, tre persone. E ora si vuole far luce sulla posizione di Barillari. Stando a quanto riporta ilfattoquotidiano, infatti, per fare pressioni sull’Ini e su Faroni, Paliani cerca di sfruttare la politica e in particolare il M5S del Lazio, con cui ha delle entrature. Il suo contatto è Davide Barillari, che viene informato delle indagini condotte da Costantino e gli prospettata la possibilità di creare problemi al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. "Tu puoi chiedere il commissariamento – dice Paliani a Barillari – Tra poco scoppia la bomba, penso che con questa Zingaretti… il Pd, mo distrugge pure il Pd".

Paliani - continua ilfattoquotiodiano - riferisce al consigliere pentastellato "di essere intenzionato a richiedere un’ispezione presso alcune cliniche del gruppo Ini Spa che a suo dire risultano sprovviste di determinate certificazioni, in maniera tale da poter poi procedere al commissariamento della società".

E mentre si scatena il caos intorno alla figura di Barillari, in serata lui stesso ha commentato su Twitter: "Stanno uscendo diverse agenzie che citano il mio nome in un caso di corruzione. Confermo che rientrando a casa stasera dopo il lavoro, ho trovato solo una bolletta dell’Enel e non un avviso di garanzia. So di non aver nulla di cui preoccuparmi".

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Aggiornamento delle 14.

46 del 20/11/2o19: Una prima versione dell'articolo riportava nel titolo la notizia che il consigliere Davide Barillari era tra gli indagati nell'inchiesta sulla sanità laziale. Notizia che poi si è rivelata infondata.

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