"Inquisiti...". Ma Crosetto smentisce Travaglio sulla giunta Gualtieri

Il Fatto Quotidiano definisce "ex inquisiti" tre membri della Giunta Gualtieri. Ma il fronte garantista, con Guido Crosetto in testa, si ribella e svela: "Indagati mai rinviati a giudizio"

"Inquisiti...". Ma Crosetto smentisce Travaglio sulla giunta Gualtieri

"Gualtieri vara la giunta e sceglie il passato: un indagato e tre ex inquisiti": questo è il titolo scelto da Il Fatto Quotidiano per annunciare la squadra del neo eletto sindaco della capitale. Gualtieri si è da poco insediato in Campidoglio, dopo aver vinto la sfida al secondo turno contro Enrico Michetti.

La Giunta Gualtieri è stata annunciata meno di due giorni fa ed il quotidiano diretto da Marco Travaglio ha titolato in una maniera che non ha soddisfatto più di qualche commentatore attento. Le persone definite " ex inquisiti", infatti, sarebbero stati semplicemente indagati. Una definizione - quella del giornale citato - da cui è scaturita una polemica social. Qualcosa di relativo pure ad un certo modo di concepire il giornalismo e la materia giudiziaria.

Quello che altre volte abbiamo avuto modo di chiamare "fronte garantista", insomma, si è compattato sin da subito. Tra i primi ad intervenire via Twitter, vale la pena segnalare Guido Crosetto, che non ha mai fatto mistero di fare del garantismo un paradigma: "ll Fatto - ha scritto l'ex Fratelli d'Italia con un cinguettio - dice che Gualtieri ha messo in Giunta tre ex inquisiti. Erano stati indagati. MAI rinviati a giudizio ed archiviati su richiesta della stessa Procura. Però per il Fatto non sono più cittadini normali ma ex inquisiti. La parola può sporcare, delegittimare, uccidere", ha concluso l'ex sottosegretario al ministero della Difesa.

Insomma, i tre membri della Giunta del sindaco esponente del Partito Democratico - quelli che Il Fatto Quotidiano chiama "ex inquisiti" - non solo sarebbero stati solo indagati, ma sarebbero stati anche archiviati per decisione di chi era deputato ad indagare. Al netto delle vicende giudiziarie in sé, la polemica ha riguardato soprattutto il corretto utilizzo dei termini.

La bufera, per così dire, è poi montata tra il disappunto di numerosi utenti della piattaforma citata. La politica, soprattutto, non è rimasta a guardare, con l'intervento di un altro esponente di spicco del "fronte garantista". L'onorevole Raffaella Paita d'Italia Viva, sempre su Twitter, ha dichiarato quanto segue: "Nel vocabolario manettaro entra una nuova espressione: “Ex inquisiti”. Per la Costituzione si è presunti innocenti fino a sentenza passata in giudicato, per Travaglio si è colpevoli invece, anche se indagati e poi prosciolti", ha fatto presente la parlamentare renziana.

Il tema, come spesso è capitato in circostanze come queste, separa i garantisti dai giustizialisti.

"E poi un pluricondannato (Travaglio) che se la prende con degli ex inquisiti assolti, è veramente il massimo", ha annotato un utente su Twitter. Poi il commento di un altro: "Dimenticando che ovviamente anche Raggi rientrerebbe nella categoria "ex inquisiti"...".

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