Dovrebbe essere pieno inverno, qualche anno fa nevicava a Roma ma adesso possiamo dire che la stagione invernale sta per subire l'ennesimo, e forse decisivo, colpo del Ko.
Le temperature stanno aumentando e lo faranno per tutta la settimana che avrà più i connotati primaverili che di metà febbraio. Miti correnti sud-occidentali, da Libeccio, avanzano sul Mediterraneo e sul nostro Paese per l'instaurarsi di un'area di alta pressione molto forte e che durerà a lungo.
L'impennata termica
Se diamo uno sguardo al satellite vediamo che la nuvolosità in Italia è piuttosto scarsa e limitata alle regioni tirreniche centro-meridionali ma le piogge sono assenti. Piuttosto, correnti tese da sud-ovest stanno per provocare un importante aumento delle temperature specialmente su tutta la fascia adriatica con massime intorno ai 20 gradi e picchi di 21-22 gradi in Puglia, in particolar modo sulla provincia di Taranto.
Quali sono le cause? Il vento da Libeccio (o Garbino, come viene spesso chiamato tra Veneto e Molise) impatta contro l'Appennino ed è costretto ad arrivare fin sulla cima per poi scendere dal versante opposto. Nella discesa, l'aria si riscalda e provocherà i valori che toccheremo nelle prossime ore.
Punte fino ad 8-10 gradi superiori alle medie del periodo si registreranno anche sul resto del Paese con massime di 16-18°C sulla Val Padana (specie quella centro-occidentale), le zone interne del Centro e massime di 18-19°C al Sud, specie sulla Sicilia. Numeri solo leggermente inferiori su alcuni tratti del Veneto dove le nebbie ed un po' di nubi basse riusciranno a contenere l'impennata termica.
L'inverno che non c'è
Questa nuova fase di caldo fuori stagione si attenuerà leggermente soltanto da venerdì quando i venti soffieranno da ovest-nord-ovest diventando meno miti ma continueremo a registrare temperature sopra le medie in un contesto tipicamente primaverile.
E l'inverno? Difficile pensare, in questo momento, che possa farci visita tanto presto: il vortice polare è compatto come non mai ed ha fatto registrare, nella giornata di ieri, valori mai raggiunti in precedenza da quando esistono le rilevazioni meteorologiche. Ciò significa che tutto il gelo è intrappolato nella "trottola" che ruota intorno al Polo Nord e non ha intenzione di abbassarsi di latitudine.
Una luce in fondo al tunnel
Fisiologicamente, qualcosa dovrà cambiare.
Intorno al 20-22 febbraio una spinta dell'alta pressione verso nord potrebbe provocare una discesa fredda simile a quella che abbiamo sperimentato, per 24 ore, la settimana scorsa. È prematuro dire se l'Italia verrà colpita e quanto durerà, ma quantomeno le temperature rientreranno, gradualmente, nelle medie stagionali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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