Lo studio sulle vittime del Covid: ​50mila morti in seconda ondata. Uno su 5 in Lombardia

Da ottobre a oggi 49.274 morti per Covid. La Lombardia è stata la regione più colpita

Lo studio sulle vittime del Covid: ​50mila morti in seconda ondata. Uno su 5 in Lombardia

Nel report “Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia” dell’Iss, l’Istituto superiore di Sanità, viene rilevato che i morti per Covid nel nostro Paese durante la seconda ondata sono stati 49.274, superando ampiamente il bilancio della prima ondata. In questa valutazione è stato preso in considerazione il periodo che va dallo scorso ottobre a oggi.

Report dell'Iss: Lombardia la Regione più colpita

La Lombardia è stata la Regione maggiormente colpita. Ha infatti registrato in totale 26.674 vittime, ovvero il 31% dei morti. In Italia durante la prima ondata, tra marzo e maggio 2020, si registrarono 34.278 decessi. Durante la prima ondata i decessi lombardi hanno rappresentato il 47,7% del totale. Nella fase intermedia, quella estiva compresa tra giugno a settembre 2020, i morti sono stati invece 1.837. Quindi, tra la prima e la seconda ondata, si capisce che si è modificata la distribuzione regionale: la prima fase ha travolto soprattutto il Nord Italia, con il 47,7% delle vittime in Lombardia, mentre nella seconda fase la percentuale è scesa al 19,7%, che vuol dire una persona su cinque. A seguire troviamo il Veneto, con il 13,2% dei decessi, l'Emilia Romagna con il 9,7%, il Piemonte con l'8% e il Lazio con il 7,6%.

Le caratteristiche dei soggetti deceduti per Covid

Per quanto riguarda invece le caratteristiche dei soggetti deceduti, l'età media è di 81 anni. Le donne decedute sono 37.295, il 43,7% dei morti totali. L'età media dei pazienti deceduti positivi al Covid è più alta di oltre 30 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l'infezione. Da sottolineare che l'età media dei morti settimanali è andata via via aumentando fino agli 85 anni nella prima settimana di luglio, per poi calare leggermente. Sempre dal rapporto Iss sulle caratteristiche dei pazienti deceduti, aggiornato al 27 gennaio, si vede che 234 di questi avevano meno di 40 anni, dei quali 138 uomini e 96 donne con una età compresa tra 0 e 39 anni.

Riguardo 52 pazienti con una età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche, dei pazienti restanti, 147 presentavano gravi patologie preesistenti, quali malattie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete o anche obesità, mentre 35 non avevano diagnosticate patologie di rilievo. Complessivamente, secondo quanto rilevato dal report dell’Iss, 196 pazienti (3,1% del campione) presentavano 0 patologie, 772 (12,1%) presentavano 1 patologia, 1185 (18,6%) presentavano 2 patologie e 4.228 (66,3%) presentavano 3 o più patologie.

Ieri Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, ha reso noto che “il valore dell’Rt di questa settimana è

sostanzialmente sotto l'1, è pari a 0,84: questo è un dato sicuramente positivo". Secondo Brusaferro, in ambito comunitario "il nostro Paese si colloca nel margine più basso tra gli altri Paesi europei".

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