L'80% degli euro contraffatti nel mondo arriva da Napoli

I carabinieri denunciano la presenza, a Napoli e Caserta, di un gruppo di falsari responsabili dell'80% della falsificazione a livello mondiale

L'80% degli euro contraffatti nel mondo arriva da Napoli

Napoli è la capitale degli euro contraffatti. "Nel nostro Paese, segnatamente nelle province di Napoli e Caserta agisce storicamente un gruppo di falsari 'professionisti' responsabili dell'80% della falsificazione a livello mondiale" dice all'Agi il colonnello Francesco Ferace, a capo dell'Afm, il reparto Anti falsificazione monetaria.

"Non significa che tutte o quasi tutte le banconote false prodotte nel mondo vengano prodotte materialmente in quell'area: ma tipo di contraffazione, architettura, procedimenti seguiti sono di 'scuola' napoletana e casertana", spiega Ferace. Resta il fatto che secondo Bankitalia, dopo il calo del 2015 e del 2016, nel 2017 il numero di banconote false tolte dalla circolazione è cresciuto del 10% rispetto all'anno precedente (e del 17,1% nel secondo semestre rispetto al primo) . In totale ne sono state ritirate 161.572, per lo più tagli da 20 (il 44,53%) e da 50 euro (il 42,74%), sebbene vengano "clonati" anche pezzi da 5, da 10, da 100, da 200 e persino da 500. "

Nel capoluogo campano si è instaurato un vero e proprio sistema, il "Napoli Group", quasi una griffe dell'illecito monetario. Non ci sono prove di legami con la camorra ma "tutti gli affari illeciti che vengono portati avanti in certe zone - avverte il colonnello - sono in qualche modo se non governati comunque tollerati dalla criminalità organizzata. Che sicuramente avrà un qualche tipo di utile anche in questa filiera, come nel traffico di droga, di armi o nello sfruttamento della prostituzione". Di certo c'è che i falsari si impegnano ad "aggiornare i criteri di produzione sulla base degli elementi di sicurezza che di volta in volta i competenti centri della Banca centrale europea individuano per la produzione di nuove banconote (nuovi tagli da 100 e 200 euro che entreranno in circolazione nel 2019 ndr), tentando di imitarli il più fedelmente possibile: filigrana in trasparenza, microscritture, numeri in controluce, elementi in rilievo, ologrammi speciali, tipo di impasto della carta". I falsari si divertono anche con le monete:"Le favorite dai professionisti della contraffazione sono quelle da 1 e 2 euro, ma due settimane fa abbiamo neutralizzato a Pavia una zecca che produceva pezzi da 50 centesimi". Nell'attività criminale sono coinvolti anche i cinesi dal momento che, dalle indagini è emerso "il ruolo di 'cartelli' comprendenti anche napoletani, siciliani e ghanesi che producevano queste monete a Shangai per esportarle in tutta Europa. È stato intercettato un carico di circa 600 mila euro in monete da 2 euro falsificate benissimo".

La clonazione delle carte di credito e la falsificazione di documenti (carte di identità, patenti, passaporti e permessi di soggiorno, altra 'specialità' dell'area campana) riguarda soprattutto i falsi valori bollati:"Ne gira un numero impressionante in ambito giudiziario, fra le motorizzazioni civili, nel mondo delle agenzie di pratiche auto e moto. La verifica è estremamente difficile e i danni per le casse dello Stato gravissimi", conclude Ferace.

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