Ha minacciato di morte il ministro dell'Interno, dicendo che si merita "un proiettile in testa". E Salvini non ha tardato a reagire, affermando: "Zingaraccia, ti mando la ruspa". Ma, come da copione, ad attirare l'attenzione dei media è stata più l'espressione "zingaraccia" che il proiettile in testa che la rom vuole per il leader leghista. Insomma, per i buonisti di sinistra "zingaraccia" è naturalmente peggio di una minaccia di morte. Passiamo oltre.
Oggi il consigliere comunale e regionale della Lega Max Bastoni si è recato al campo rom irregolare di cui si parla dopo il reportage de IlGiornale.it.. "Alle minacce rispondo presentandomi", ha detto. Durante il suo sopralluogo ha parlato anche con la rom in questione. "Ha cambiato versione sostenendo che invitava Salvini a ucciderli tutti", spiega Bastoni.
Chi è la rom che ha minacciato Salvini
La donna è agli arresti domiciliari per reiterati furti: 16 anni il cumulo complessivo di condanne. Insomma, si tratta di una pregiudicata che vive in un campo rom irregolare, all'interno di una casa costruita su un terreno non edificabile.
Ma, nonostante questo, l'onda buonista non ha tardato a prendere le sue difese, con il solito ritornello del razzismo. "La stessa donna riconosce che i bambini del campo vicino in condizioni disagiate e che gli adulti non lavorano", conclude Bastoni che si chiede inoltre perché la giustizia minorile e i servizi sociali non agiscano.
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