L'allarme: "Quattro casi di Zika in Italia"

Quattro casi di contagio da virus Zika si sono registrati in Italia. Si tratta, spiega il direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani, Giuseppe Ippolito, "di 4 italiani che rientravano dal Brasile"

L'allarme: "Quattro casi di Zika in Italia"

Quattro casi di contagio da virus Zika si sono registrati in Italia. Si tratta, spiega il direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani, Giuseppe Ippolito, "di 4 italiani che rientravano dal Brasile ed i casi si riferiscono alla Primavera 2015. Tre pazienti sono stati trattati allo Spallanzani di Roma ed uno a Firenze. Attualmente, stanno bene". Il virus - che genera malformazioni nei neonati - ha colpito 22 Paesi in America Latina e la Gran Bretagna (con 3 casi segnalati). Tre britannici appena rientrati in patria dopo viaggi in Sud America e ai Caraibi, sono i primi casi di infezione da virus Zika, registrati nel Regno Unito. Le autorità sanitarie hanno spiegato che i tre avevano contratto il virus, collegato alla nascita di bambini con la microcefalia, con punture di insetto in Colombia, Suriname e Guyana.

La sanità britannica ha voluto tuttavia puntualizzare che il virus Zika "non si trova in forma naturale" nelle isole britanniche e che "non si contagia direttamente da persona a persona".

Nonostante i sintomi legati alla malattia siano decisamente lievi e simil-influenzali, il virus sembra collegato alla nascita di neonati con derformità encefaliche. Non esiste alcun vaccino contro il Zika, per il quale l’unica forma di protezione è evitare la puntura della zanzara che trasmette la malattia.

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