Don Salvatore Sinitò, 60 anni, parroco della prestigiosa arcipretura di Taormina, è sicuramente una figura importante della città. Come racconta il Corriere della Sera, "da quel novembre 2009 in cui ne prese la guida, Don Salvatore ha fatto rifiorire l’Arcipretura, rivitalizzando la comunità religiosa. Ha creato dal nulla un Consiglio Pastorale eletto dai fedeli. Ha ripulito e riaperto tutte le piccole chiese di Taormina, ha restaurato il cinema parrocchiale, ha ripreso dopo decenni la cadenza annuale per la festa di Pancrazio, il Santo patrono della città". Per carità, Don Salvatore ha anche qualche difetto, soprattutto nei metodi decisionisti, e qualche errore lo ha commesso pure lui. Come quella volta in cui la Sovrintendenza gli aveva contestato i lavori di restauro a Santa Domenica e alla Madonna della Rocca, fatti senza autorizzazione. Per il resto, aveva deciso, per i funerali, di non accompagnare più fino al cimitero. Insomma, poche cose rispetto alla punizione che si appresta a ricevere. Infatti, l’Arcivescovo di Messina, Monsignor Calogero La Piana, gli ha inviato lo scorso
538em;">29 luglio, una lettera in cui gli preannunciava che dal 18 agosto il suo incarico sarebbe finito. Motivo? Avrebbe una amante. Il condizionale è d'obbligo, perché non ci sono prove, ma solo voci di paese. Eppure l'Arcivesco è deciso: "Purtroppo non può restare, è una faccenda grave".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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