La sera del 26 novembre 2010, Yara Gambirasio esce per l'ultima volta dalla palestra del centro sportivo di Brembate prima di scomparire per sempre. "L'ora me la ricordo bene, perchè stava iniziando un programma televisivo che mi piace. Tra le 18,15 e le 19,15", riferisce agli investigatori Anna Marra Prata, residente a Ponte San Pietro. Per comunicare con la figlia, che abita nella casa accanto, la donna usa una walkie talkie e proprio nel lasso di tempo in cui la ginnasta svanisce nel nulla la ricetrasmittente comincia a gracchiare. E' un'interferenza, ma le parole sono nitide: "Ce l'ho, l'ho presa. Sto arrivando". Chi stava comunicando questa informazione? E soprattutto: la frase riguardava Yara? L'indiscrezione, giunta anche al processo la riporta Leggo.it.
Gianpaolo Bonafini, ai tempi capo della Mobile di Bergamo chiamato a testimoniare, parla proprio di quella radiolina. "Era sintonizzata sul canale quattro. Secondo la casa produttrice non sono possibili interferenze, ma la signora Prata ha riferito di aver intercettato più volte le comunicazioni dei camionisti", dice Bonafini. "In linea d'aria la casa della signora Prata dista 800 metri dalla palestra di Brembate.
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