Lite al cimitero di Palermo. L'accusa: "Mi ha lanciato le ossa"

Un litigio col necroforo finito malissimo. Ma la procura non crede alla donna

Lite al cimitero di Palermo. L'accusa: "Mi ha lanciato le ossa"

Una lite finita in tragedia, con il necroforo incaricato di riesumare i resti di una donna che le avrebbe letteralmente lanciato le ossa contro. Questa, almeno è la versione della figlia della defunta su quanto avvenuto al cimitero dei Rotoli a Palermo, a cui però la magistratura non ha creduto.

La storia - riportata dalla Repubblica - parla dei resti di una defunta da riesumare, a vent'anni dalla morte, per essere trasferiti in un ossario. E della figlia che, all'apertura del loculo, non avrebbe riconosciuto i resti della madre, certa che non fosse stata seppellita con quell'abito adagiato sulle povere ossa.

Qui si sarebbe scatenata la lite, culminata - dice la donna - con il necroforo che le urlava "Ecco tua madre", lanciandole contro le ossa.

Una versione che alla procura suona poco verosimile, ma che non è stata sufficiente ad archiviare il caso.

Lorenzo Matasso, il gip che si sta occupando del caso, vuole capire come funzioni il cimitero e se ci sia qualcosa che non va nella gestione dei loculi. Il bizzarro caso andrà in Aula il prossimo 8 marzo.

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