Ha 90 giorni di tempo l’ingegnere Luca Losio di Crema per analizzare tutti i filmati delle telecamere di Santa Croce Camerina e ricostruire, con certezza, il percorso effettuato da Veronica Panarello il 29 novembre 2014. È lui il perito nominato dal gip Claudio Maggioni nel corso dell’incidente probatorio che si è tenuto a porte chiuse questa mattina, al palazzo di giustizia di Ragusa. I video entrati nell’inchiesta per l’omicidio di Loris Stival sono stati acquisiti ufficialmente alla presenza di tutte le parti coinvolte.
La madre, accusata del delitto, con il suo avvocato Fracesco Villardita, ha indicato i nomi dei suoi consulenti di parte: Pierdavide Scambi e Cristian Mendola. Così come la Procura, rappresentata dal pm Monica Monego, che ha incaricato Giovanni Tessitore, direttore tecnico della Polizia di Stato. I legali del cacciatore Orazio Fidone, ancora coinvolto nell’indagine, dopo aver ritrovato il corpo della piccola vittima, hanno preferito non nominare alcun consulente. Si è invece riservato la possibilità di farlo Davide Stival, padre del bambino e marito della Panarello, con il suo avvocato Daniele Scrofani.
"Finalmente è arrivato un momento in cui si ristabilisce l'equilibrio tra l'accusa e la difesa davanti ad un giudice terzo”, ha dichiarato Villardita. "La perizia - ha spiegato il penalista - servirà ad estrapolare tutte le telecamere di Santa Croce Camerina per fare le copie forensi e capire quindi qual è la realtà di quel giorno. Finalmente potremo visionare non solo il cosiddetto 'dvd ricostruzione' (prodotto dalla Procura, ndr) ma tutte le immagini". Il legale ha già annunciato che, a conclusione di questo incidente probatorio, la difesa richiederà una nuova perizia: quella sull'allineamento degli orari dei video che "noi abbiamo sempre contestato ed è determinante per la valutazione della mia assistita. Veronica Panarello è più che mai decisa ad andare avanti in maniera determinata per mostrare a tutti i costi l'estraneità ai fatti che le sono contestati".
In tribunale, a Ragusa, in queste ore si sono recati anche il padre dell’indagata, Francesco Panarello, e la zia, Antonella Stival, da sempre convinti dell’innocenza della giovane donna: "Siamo stati sabato a trovare Veronica, come sempre. È sciupata ma combattiva. Un figlio glielo hanno ucciso, l'altro lo hanno portato via. Chiede sempre di Diego. Lo vuole vedere", ha raccontato la zia.
"Davide Stival ha visto cose che sono in contrasto con le affermazioni della moglie. E resta ferma la sua decisione di non volerla vedere per il momento”, ha affermato invece l’avvocato Scrofani. "Quello di oggi - ha sottolineato il penalista - è un passaggio importante perchè sarà determinante per l'esito finale dell'inchiesta. Il professionista ha anche spiegato che l’assegnazione in maniera esclusiva del fratellino di Loris al padre "non segue un'istanza di parte, ma un parere di specialisti che sono stati attivati su input della Procura del Tribunale dei Minorenni di Catania. Non è un capriccio ma una decisione che ha come priorità l'interesse del bambino”.
Intanto chiede di essere lasciato in pace il cacciatore, ancora indagato. “Il proscioglimento del nostro assistito è nei fatti", hanno dichiarato i suoi legali, gli avvocati Giorgio Assenza e Pietro Savà. Secondo loro non sarebbe ancora accaduto "per una questione formale, ma non sostanziale.
Evidentemente - hanno spiegato - la Procura attende di chiudere le indagini prima di disporne il proscioglimento".Per la prossima udienza, che si terrà il 26 giugno, tutte le operazioni peritali dovranno essere concluse.
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