Facendo seguito a quanto riportato sul sopra citato articolo durante l'intervista alla Sig.ra Rosalba Castro, vengo a precisare e sottolineare che quanto da me raccontato sulla vicenda del rapimento dei quattro tecnici della Bonatti S.p.A. In Libia, assolutamente è la ricostruzione fedele di quanto è avvenuto in quei terribili e drammatici 228 giorni di prigionia conclusasi purtroppo nella maniera che tutti sappiamo.
Tengo a precisare che anche io come la Sig.ra Castro non sono mai stato contattato da alcun rappresentante delle Istituzioni e ancor meno sono stato indottrinato sulle eventuali risposte o sull'eventuale versione dei fatti che avrei dovuto rilasciare, pertanto pur capendo lo stato d'animo in cui si trova la Sig.ra Castro, è doveroso mettere i dovuti puntini sulle i...
Per quanto poi concerne un eventuale riscatto pagato in parte, certamente non lo possiamo sapere con certezza; certo è che il mio collega Filippo ed io abbiamo lavorato giorno e notte al di là dell'immaginazione per poter aprire quella porta che ci teneva prigionieri e fuori da quella porta non abbiamo incontrato nessuno, né libico né tanto meno italiano, che aspettasse la contropartita di un eventuale riscatto.
Pertanto vi chiedo di riportare la mia puntualizzazione in maniera tale da fugare ogni dubbio sull'autenticitá e spontaneitá delle mie parole, come emerso nell'articolo.
Ringraziando anticipatamente, resto a vostra disposizione.
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