Nel futuro non dei nostri figli ci saranno abbastanza medici. A lanciare l'allarme la Federazione dei medici di medicina generale e il sindacato dei dirigenti medici, che presentano i dati con le previsioni sul numero dei dottori per i prossimi anni. E il quadro dipinto da queste due associazioni è assai preoccupante.
Un numero, tutti, fotografa la situazione per il prossimo futuro: fino al 2023, a causa dei pensionamenti, mancheranno 45mila sanitari fra medici di famiglia e professionisti impiegati presso il Servizio sanitario nazionale.
Ma se spingiamo i calcoli ulteriormente avanti negli anni, le cose purtroppo non migliorano. Anzi. Nel 2028, fra dieci anni, i medici di base che saranno andati in pensione saranno quasi 33400; gli ospedalieri invece poco meno di 50mila, per un totale di oltre 80mila unità.
Un esercito che va in pensione e che purtroppo non sarà affiancato da numeri equivalenti di nuovi assunti. Ogni anno vengono bandite infatti circa 1100 borse per i corsi di formazione e senza aumentare questo numero entro il 2028 verranno rimpiazzati solo 11mila professionisti a fronte di un numero doppio di pensionati.
Più difficile calcolare il saldo per quanto riguarda il Servizio sanitario nazionale, perché, come spiega l'associazione di categoria Anaao, "non sappiamo quando saranno banditi i concorsi da parte delle Regioni e per quali numeri, e dall'altro va ricordato che in varie regioni è ancora in atto il blocco del turn-over parziale o totale".
Un ulteriore problema
riguarda poi gli specialisti: nei prossimi anni, secondo Anaao, le criticità riguarderanno soprattutto pediatri, chirurghi, ginecologi e cardiologi. Una situazione critica a cui porre rimedio quanto prima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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