È finito in manette alle prime luci dell'alba il boss della mafia Leo Sutera che gestiva le attività edili ed era in contatto fino a poco tempo fa con Matteo Messina Denaro attraverso i pizzini
Il mandato è scattato su procedimento avviato dalla Dda di Palermo ed eseguito dagli dagli investigatori dello Sco e della Squadra Mobile di Palermo ed Agrigento si apprende da Il Messaggero. La giustificazione è la paura che Sutera possa sparire rendendosi irreperibile, il commento che la stessa Dda ha fatto per il suo arresto che:"Giunge a termine di una complessa attività d'indagine, supportata da numerosi servizi tecnici, che ha consentito di individuare nel Sutera il capo di Cosa Nostra agrigentina. Nonostante i lunghi periodi di detenzione sofferta, Sutera ha continuato a gestire affari del mandamento mafioso con il controllo, in particolare, delle attività edili della provincia di Agrigento".
I rapporti di Sutera sono stati da sempre importanti, infatti ha frequentato i vertici dell'associazione mafiosa di Trani e Palermo, scambiandosi messaggi sulla gestione con lo stesso Matteo Messina Denaro
attraverso il sistema dei pizzini. Il suo legame col super boss latitante ha origini profonde e di vecchia amicizia.A giugno molti componenti di Denaro erano stati colpiti da un blitz che ha mandato in galera moltissimi esponenti di Cosa Nostra.
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