Da domenica primo maggio, secondo le attuali regole in vigore, l’obbligo di utilizzare le mascherine al chiuso potrebbe cadere. Ma in questo caso il condizionale è d’obbligo, soprattutto in seguito a quanto ha dichiarato nella giornata di ieri il ministro della Salute Roberto Speranza, durante la discussione sull'argomento con i tecnici del ministero del Lavoro: “La fine dello stato di emergenza non significa fine della pandemia”. Come detto, l’ultimo decreto legge ha fissato il termine di questa prescrizione per la fine di aprile, ma fin da subito Speranza aveva fatto capire che non si poteva escludere a priori una eventuale sua proroga anche dopo la data di scadenza.
La decisione dopo Pasqua
Quindi, anche a maggio potrebbe essere obbligatorio indossare le protezioni delle vie respiratorie a bordo dei mezzi pubblici, al cinema, a teatro, e in tutti i luoghi al chiuso dove via sia il pericolo di assembramenti, come anche gli uffici aperti al pubblico e i supermercati. Per sapere qualcosa di più preciso sarà necessario attendere almeno fino al 20 aprile, quando verranno presi in esame gli ultimi dati relativi all’andamento della pandemia. Nella giornata di ieri i nuovi postivi sono stati 69.278, il tasso di positività è al 15% e i ricoveri ospedalieri sono in calo. Al momento la curva epidemiologica risulta comunque stabile. Solo il numero dei decessi è ancora alto: ieri i morti sono stati 150, diminuiti di 44 unità rispetto al giorno precedente.
L'obbligo scade a fine aprile
C’è quindi ancora molta cautela da parte del Ministero della Salute, che non nasconde la possibilità di prorogare le attuali misure attualmente in vigore. Speranza ha anticipato: “Fino al 30 aprile non cambierà nulla. Dopo Pasqua vedremo cosa fare dal primo maggio in avanti”. Appuntamento verosimilmente alla settimana dopo le vacanze pasquali per sapere se il governo deciderà se confermare il provvedimento che elimina le mascherine al chiuso dal primo maggio, oppure se vorrà prorogare l’obbligo fino a quando la curva epidemiologica non sarà scesa a maggiori livelli di sicurezza.
Per quanto riguarda la quarta dose di vaccino a mRna, l’indicazione arrivata dall’Europa è che questa non venga somministrata a tutta la
popolazione adulta, ma eventualmente solo agli over 80, dopo avere però esaminato i dati sul rischio più elevato di malattia grave nei soggetti in questa fascia di età e sulla percentuale di protezione fornita da una quarta dose.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.