Inizierà il 1 giugno il processo contro Alberto Genovese, l’imprenditore accusato di abusi sessuali da due giovani donne. Ma non è escluso che anche altre si aggiungano all'elenco.
La documentazione in possesso degli inquirenti traccia uno scenario che sarà tutto da interpretare in sede processuale. Come per le chat che Genovese scambiava con amici o collaboratori, in cui viene ventilato che, da parte delle ragazze che avevano con lui rapporti sessuali, ci fosse una volontà precisa e un tornaconto in termini economici. La domanda fondamentale sarà quindi: si trattava di rapporti consensuali o di violenze?
Sono diverse le testimonianze scritte e digitali in questo caso. C’è per esempio il diario della fidanzata dell'uomo Sarah Borruso, ritrovato in camera di Genovese e sequestrato dagli inquirenti. In quelle pagine l’imprenditore viene accusato da Borruso di un non meglio specificato “ennesimo atto di violenza” nei propri confronti.
E si parla di una giovane, Y., che “una settimana dopo essere stata abusata tutta la notte è tornata come nulla fosse”. In quelle pagine, viene spiegato che la ragazza fosse rimasta in disparte a una festa come in attesa di qualcosa.
Borruso ha chiarito con gli inquirenti che l’abuso di cui parla nel diario fosse relativo alla cocaina e legato a una propria paranoia secondo cui Genovese pagasse le donne con cui andava. Per quanto riguarda la violenza, invece secondo Borruso si riferisce ai loro litigi molto aspri. Ha chiarito anche che tutte le donne che frequentavano Terrazza Sentimento sapevano che a Genovese piacessero certe pratiche sessuali e che nessuna si era mai lamentata.
A “Quarto grado” spunta un documento particolarmente forte: è un video di quasi un’ora risalente all’estate 2019, in cui si vede Genovese alle prese con bondage e rapporti anali con una giovane.
Nel filmato si vedono un piede legato con fascette da elettricista e un drappo di stoffa, si ascolta un rumore di manette e si vede Genovese passare più volte della droga alla ragazza su un letto. E un pacco regalo con un grosso fiocco. Ma al tempo stesso, si sentono queste parole da parte della misteriosa giovane: “Dai, basta. Mi sleghi? Voglio essere slegata.
Ma questo è un incubo, mi fa schifo. Non erano questi i patti. Mi sento stuprata”.Nei device di Genovese sono stati trovati 10739 video e 498906 foto che ritraggono situazioni simili in cui giovani donne sono legate e sodomizzate.
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