Quest'anno gli sbarchi in Italia non sembrano destinati a ridursi con l'arrivo dell'autunno. Lo dimostra il fatto che, nonostante siamo ormai a ottobre inoltrato, gli arrivi sono ancora ingenti. Lampedusa continua a essere sotto stress, si è riaperta la rotta turca verso il Salento, proseguono gli sbarchi in Calabria e le ong continuano a pretendere i porti dall'Italia. Tutto esattamente come 2 mesi fa. Ma un conto è la gestione di un ampio flusso di clandestini nel periodo estivo, quando le temperature danno agio di trovare anche soluzioni d'emergenza in caso di hotspot pieni, un conto è in autunno e poi in inverno, quando quelle soluzioni di emergenza non possono essere prese in considerazione per il bene dei migranti stessi.
Gli sbarchi continui
L'hotspot di Lampedusa, che dovrebbe essere deputato esclusivamente al transito dei migranti per i controlli, è nuovamente in sofferenza. Al momento al suo interno sono presenti 709 persone a fronte di una capienza massima di 350. Va da sé che la struttura sia in forte difficoltà, più che in estate proprio a causa dell'autunno, che obbliga a tenere tutti i migranti al chiuso, almeno durante la notte, in spazi ridotti e con le conseguenti criticità di un sovraffollamento così marcato. Fino a mezzanotte di ieri, sono stati 6 gli eventi sull'isola, che hanno portato complessivamente a Lampedusa 227 persone. I barchini provenivano tutti dalla Tunisia e dalla Libia. Questa mattina un ulteriore sbarco ne ha portati altri 41.
È stato un fine settimana di sbarchi anche in Calabria, dove sabato, nell'arco di una sola mattinata, si sono registrati 3 sbarchi per un totale di 246 persone di sedicente nazionalità afgana, siriana, irachena e iraniana. Non ci sono mai stati così tanti arrivi in Calabria come quest'anno, considerando che dall'inizio dell'anno il conteggio è arrivato a quota 62, di cui la maggior parte si sono registrati a Roccella Ionica. Di questi, ben 12 si sono registrati dall'inizio di ottobre, portando oltre mille migranti.
Ma il weekend è stato impegnativo anche sulle coste pugliesi, dove si sono registrati tre sbarchi in ventiquattr'ore per un totale di oltre 240 migranti, in prevalenza uomini. I punti di approdo sono stati quelli della costa più orientale, tra Gallipoli e Otranto, da cui sono stati poi smistati nei centri di accoglienza lungo la costa.
Ancora richieste dalle ong
E mentre l'Italia si trova a gestire ancora flussi intensi di migranti, tra sbarchi autonomi e soccorsi in mare in zona Sar, anche le ong premono sui nostri confini per sbarcare i loro migranti.
Geo Barents naviga con 177 persone a bordo mentre il veliero Nadir ne ha presi a bordo altri 65. Questi sono tutti migranti che, presto o tardi, sbarcheranno nel nostro Paese dopo le insistenze delle ong che pretendono di portare ogni migrante recuperato nel Mediterraneo in Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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