La nave Cigala Fulgosi della Marina militare italiana ha soccorso in mare aperto 36 migranti a circa 75 chilometri dalla costa libica. Nell'imbarcazione che stava affondando c'erano 36 persone, di cui 2 donne e 8 bambini, per i quali è attualmente in atto la verifica delle condizioni di salute e delle relative identità, in stretto coordinamento con il Viminale. Un intervento che il ministro dell'Interno Matteo Salvini non ha gradito e su cui ha chiesto chiarimenti. "Cosa ci fa una nostra imbarcazione in acque libiche? Io porti non ne do, o si lavora tutti nella stessa direzione oppure non può esserci il ministro dell'Interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie gli immigrati".
Una dichiarazione arrivata da Pesaro durante il comizio della Lega in vista delle prossime elezioni europee. Parole che non sono piaciute, soprattutto a Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, che da tempo stigmatizza le parole del vicepremier. Bartolo si è candidato da indipendente nelle liste del Pd-Siamo Europei e ha messo al centro del suo progetto politico la tutela delle persone che arrivano in Italia. "Siamo al colmo - dice -. Salvini vuole chiudere i porti anche alle navi della Marina militare italiana, la cui colpa è quella di svolgere con competenza e professionalità il proprio lavoro. Pur di raccattare qualche like si vuole costringere un equipaggio a vagabondare nel Mediterraneo. Questa politica dell'odio non rappresenta la nostra gente. L'Italia bella è senzapaura".
In realtà non è il primo affondo di Bartolo. Qualche giorno fa il medico aveva attaccato il vicepremier in merito al braccio di ferro con la magistratura. "Basta con la propaganda sulla pelle delle persone. Il ministro della spavalderia torna a sfidare la magistratura chiedendo di essere processato. Ricordo male o l'ultima volta che è arrivata una richiesta di rinvio a giudizio, si è nascosto dietro l'immunità parlamentare?".
Bartolo ha anche criticato la visita di Salvini in Ungheria. "Il ministro della distrazione continua la sua becera propaganda. Va a braccetto con Orban e ammira il suo muro della vergogna. Dice di volere la sicurezza e sta alimentando il caos con un decreto che sta provocando danni inenarrabili.
Come l'espulsione di Paul volontario che da 17 anni vive in Italia e che a Palermo con Biagio Conte si occupa degli ultimi e non solo migranti. Alimentare odio e innalzare muri - conclude - è la strategia di chi non sa offrire risposte concrete ai problemi quotidiani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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