Migranti salvati dalla marina, Viminale: "Sbarcheranno a Genova"

I quasi cento migranti salvati nelle scorse ore da una nave della marina militare, verranno fatti sbarcare a Genova: a dirlo sono fonti interne al Viminale

Migranti salvati dalla marina, Viminale: "Sbarcheranno a Genova"

È una storia che non sembra prossima ad un’immediata fine quella che riguarda un centinaio di migranti, notati per la prima volta mercoledì pomeriggio a bordo di un gommone dall’aereo Moonbird e soccorsi dopo alcune ore da una nave della marina italiana.

Il gommone, partito da uno dei porti della Tripolitania, inizia ad apparire in difficoltà nel primo pomeriggio di mercoledì con l’allarme che viene lanciato su Twitter dall’account Alarm Phone. Qualcuno a bordo del natante avvisa l’organizzazione che rilancia le richieste di aiuto di barconi o gommoni che salpano dalla Libia alla volta dell’Italia.

Dopo i primi tweet di Alarm Phone, inizia anche la pressione delle Ong e, in particolare, della Mediterranea Saving Humans e della Sea Watch. La prima sale alla ribalta ad inizio anno per le vicende che riguardano la Mare Jonio, la nave in cui a bordo il capo spedizione è l’ex no global Luca Casarini. La seconda invece è nota per la nave Sea Watch 3, anch’essa in rotta di collisione con la politica dei porti chiusi voluta dal ministro dell’interno Matteo Salvini.

Entrambe le ong hanno le rispettive navi attualmente sequestrate dalla procura di Agrigento ed ancorate da lunedì scorso a Licata. Ma sotto il profilo della comunicazione social, sia Mediterranea che Sea Watch appaiono molto attive. E sono i loro membri a segnalare la vicinanza di una nave della marina italiana al gommone in difficoltà. Il riferimento è al pattugliatore P490, mezzo conosciuto con il nome “Cigala Fulgosi”.

Scattano le prime polemiche, le quali proseguono anche in questo giovedì nonostante l’avvenuto salvataggio dei migranti a bordo del gommone. La Cigala Fulgosi accoglie a bordo tutti i quasi cento migranti in difficoltà. Ma nelle scorse ore, emerge il giallo in merito una presunta vittima tra coloro che vengono recuperati: in particolare, l’ong Mediterranea afferma di sapere che prima del recupero a bordo del gommone avviene il decesso di una bambina.

Scattano contestualmente accuse contro la marina e contro soprattutto il governo italiano: “Si è intervenuti dopo molte ore – accusano da Mediterranea – Si poteva evitare la tragedia. La nave P490 'Cigala Fulgosi' è sempre stata a poca distanza, ma ha aspettato”. Poi però la smentita da parte della nostra marina militare: “A bordo non c’è nessuna vittima”.

Ma adesso in tanti si chiedono dove andranno i quasi cento migranti salvati: le operazioni che portano in sicurezza i migranti avvengono nelle acque internazionali in cui la competenza per la sicurezza è libica. Dunque trapela l’ipotesi di scortare i migranti fino alle acque territoriali di Tripoli e successivamente consegnarli alla guardia costiera libica.

Poco dopo però, fonti del dicastero guidato da Salvini affermano che la nave Cigala Fulgosi fa rotta verso l’Italia: “Il ministero dell’intero – fanno sapere dal Viminale – Ha indicato Genova come porto di sbarco per la nave della Marina Militare che ha a bordo un centinaio di immigrati recuperati al largo della Libia”.

La decisione e l’indicazione del capoluogo ligure, arriva direttamente dal ministero dell’interno: una decisione dunque che matura all’interno delle stanze del Viminale.

Dal punto in cui si trova attualmente la P490 fino a Genova, occorrono ancora diverse ore di navigazione: in questo arco temporale, è probabile che le polemiche sia tra governo ed ong, così come tra governo ed opposizione e tra membri dello stesso governo, appaiono destinate a continuare.

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