Ha pensato subito fosse uno scherzo. Ha guardato sbigottito l'impiegando di Equitalia. È passato qualche secondo prima che capisse che non era affatto una burla.
È ciò che è successo ad Antonio Chiapparini, 50enne di Canegrate, piccolo paese nella provincia di Milano. Su Il Giorno, racconta l'assurda vicenda che lo ha visto protagonista. "Mi ero recato nei giorni scorsi negli uffici di Equitalia ad Abbiategrasso per una faccenda familiare che riguardava una eredità e delle pendenze che facevano parte della stessa. Avevo chiesto informazioni, ma per questioni di privacy non mi hanno saputo dire nulla. Così l'impiegato mi ha chiesto già che c'ero che avrebbe guardato anche la mia posizione. Così abbiamo scoperto che io dovevo al fisco una imposta di 75 centesimi".
Sull'irrisoria cifra iniziale è stata pure applicata anche compensi aggiunti: una quota di 3 centesimi e una mora, assurda, addirittura maggiore dell'imposta da pagare. Ben 86 centesimi in più sull'importo iniziale di 75 centesimi. Chiapparini prosegue nel racconto: "Mi sono quindi trovato, mio malgrado, a pagare 1,64 euro. Così armato di pazienza mi sono fatto fare la ricevuta per andare in un altro sportello a pagare. Mi chiedo solo come facciano a tenere cifre ridicole del genere sul pc. Ho preferito comunque pagare prima che da settantacinque centesimi mi sarei ritrovato fra qualche anno a pagare decine di euro, compresa la solita raccomandata e la mora conseguente".
Nonostante abbia pagato, ovviamente per evitare in sanzioni più pesanti, non si
capacità di questo debito col fisco italiano: "Ho sempre pagato tutto, non ne sapevo assolutamente l'esistenza, ma a questo punto meglio davvero pagare e farla finita, tanto hanno sempre e comunque ragione loro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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