Il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha concluso che miocarditi e pericarditi possono essere degli effetti collaterali molto rari in seguito all'assunzione dei due vaccini a mRNA attualmente autorizzati contro il Covid, quindi Pfizer e Moderna.
Quali sono i sintomi
I sintomi possono essere vari, ma quelli più frequentemente segnalati possono presentarsi con fiato corto, palpitazioni e dolore al torace. Si tratta di effetti collaterali molto rari. Al 31 maggio, l'Ema ha analizzato 145 casi di miocardite e 138 di pericardite su 177 milioni di somministrazioni di Pfizer e 19 casi (sia di pericardite che di miocardite) su 20 milioni di somministrazioni di Moderna tra i Paesi dell'Unione Europea. Tra questi, cinque casi sono stati fatali su persone in età avanzata e con altre malattie. Il Comitato ha concluso che questa tipologia di eventi si verificano principalmente entro 14 giorni dalla vaccinazione, più spesso dopo la seconda dose e negli uomini più giovani (ma di età adulta).
Cosa fare
Il Comitato dell'EMA suggerisce che "gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di miocardite e pericardite e dire alle persone che ricevono questi vaccini di rivolgersi immediatamente a un medico se si verificano sintomi indicativi di miocardite o pericardite". Invece, per gli altri due vaccini anti-Covid ad adenovirus, Johnson&Johnson e AstraZeneca, al momento non è stato possibile stabilire alcuna relazione causale con miocarditi o pericarditi. Alla fine di maggio, i casi riportati sono stati 85 (38 miocarditi e 47 pericarditi) per Astrazeneca e Johnson&Johnson su 40 milioni di dosi somministrate.
"Si risolvono in poche settimane"
"Le rare miocarditi forse legate alla vaccinazione Pfizer riscontrate su alcuni giovani in Israele sembrano lievi e si risolvono in poche settimane", ha affermato recentemente il Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, durante una conferenza stampa al ministero della Salute. La miocardite è legata all'infiammazione acuta delle cellule del miocardio, il tessuto muscolare cardiaco: a parte le complicanze dovute al vaccino, va detto che c'è spesso una causa virale dietro la comparsa di questi sintomi tant'è che, in epoca pre Covid-19, la miocardite era spesso conseguenza di un'infezione influenzale. La pericardite, invece, è un'infiammazione della membrana che protegge il cuore che, in qualche caso, può dare segni e sintomi estremamente preoccupanti arrivando a simulare quanto si verifica durante un'infarto. In caso di pericardite, il cuore non riesce a lavorare a dovere perché è come se si trovasse schiacciato in una morsa che non permette al muscolo di espandersi. In questo modo possono comparire dolore, alterazioni del ritmo cardiaco con l'aumento dei battiti ed una sensazione di malessere.
"Decorso benigno dopo la vaccinazione"
"Si tratta di quadri legati ad un eccesso di risposta infiammatoria in seguito allo stimolo vaccinale, ben più semplici da trattare e con prognosi 'benigna' rispetto alle reazioni indotte dall'infezione virale vera e propria", afferma Alfredo Marchese, presidente della Fondazione Gise (Società italiana di Cardiologia interventistica) a Repubblica. In pratica, dopo la vaccinazione, le miocarditi che spesso passano in maniera del tutto inosservata hanno una natura diversa rispetto a quelle più gravi provocate da un'infezione virale come abbiamo spiegato prima.
"In genere il decorso è benigno visto che dopo la vaccinazione con vaccini ad Rna si potrebbe instaurare una reazione immunomediata che si esprime a livello del miocardio in reazione alla somministrazione vaccinale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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