Montecatini, fermati 12 stranieri, spacciavano vicino ad una scuola

Sono scattate questa mattina le misure cautelari emesse dal gip nei confronti di una banda di spacciatori composta da nigeriani ed albanesi. Gli stranieri, che agivano vicino ad una scuola elementare, sono stati segnalati dai genitori di alcuni piccoli alunni

Montecatini, fermati 12 stranieri, spacciavano vicino ad una scuola

Fermata una banda di spacciatori stranieri che agiva nei pressi di una scuola elementare di Montecatini Terme (Pistoia). Ad incastrare i criminali le tante segnalazioni inoltrate alle forze dell’ordine dai genitori dei giovani alunni.

Stando a quanto riportato dagli inquirenti, le indagini sono state avviate nell’autunno del 2017, quando ha avuto inizio l’operazione battezzata “Carapace”. A far scattare i primi controlli le denunce di alcune mamme e di alcuni papà che, presentandosi in via Lucchese per prendere i figli all’uscita da scuola, avevano notato alcuni spostamenti sospetti in un parco pubblico nelle vicinanze. L’attività di investigazione, condotta dai carabinieri della compagnia di Montecatini e diretta dal pm Linda Gambassi, si è poi conlusa nel mese di febbraio dello scorso anno, portando alla scoperta di un fitto giro di affari.

A gestire il tutto un gruppo di extracomunitari, composto da nigeriani ed albanesi. I criminali, che avevano come rifugio due distinti appartamenti (uno a Montecatini, l’altro a Ponte Buggianese), vendevano soprattutto eroina e marijuana. La maggior parte dei componenti del gruppo viveva nelle sopra citate abitazioni, dove venivano anche confezionati gli stupefacenti.

La droga era poi consegnata al cliente dopo aver stabilito un appuntamento preciso. Il pusher si presentava nel luogo stabilito e passava la dose al compratore con un metodo a dir poco singolare. Per evitare ogni tipo di sospetto e non attirare l’attenzione con il passaggio evidente di un pacchetto o di una busta, lo spacciatore fingeva di baciare il suo acquirente, trasferendogli la piccola confezione che aveva tenuto in bocca fino ad un momento prima. Per evitare che l’involucro si rompesse all’interno del cavo orale del tramite, provocando così un serio rischio di avvelenamento, il piccolo pacchetto, composto da vari strati, veniva preparato con cura meticolosa.

Durante il periodo in cui si sono svolte le indagini, i carabinieri hanno perquisito i due appartamenti usati come base dal gruppo, arrestando 5 soggetti e sequestrando parecchio denaro in contanti, stupefacenti e materiale per il confezionamento delle dosi.

In particolare, il lavoro dei militari ha portato alla confisca di almeno 60 dosi di marijuana e circa 40 di eroina. Diversi consumatori sono stati inoltre identificati e segnalati.

Questa mattina, come disposto dal gip del tribunale di Pistoia, un contingente di 50 militari dell’Arma ha eseguito le misure di custodia cautelare emesse nei confronti di 12 soggetti (11 nigeriani ed un albanese), accusati di spaccio di sostanze

stupefacenti in concorso.

Sei stranieri sono finiti dietro le sbarre, quattro si trovano ora agli arresti domiciliari, mentre due hanno ricevuto un provvedimento di daspo urbano e non potranno più risiedere nel pistoiese.

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