"Meglio fascista che gay". Così è nato l'astio ​fra la Mussolini e Luxuria

Sono trascorsi 14 anni da quanto Alessandra Mussolini e Vladimir Luxuria si scontrarono a Porta a porta, una discussione riportata alla luce da Fabio Canino a Ballando con le stelle

"Meglio fascista che gay". Così è nato l'astio ​fra la Mussolini e Luxuria

Acora una volta, a Ballando con le stelle al centro delle polemiche ci è finita Alessandra Mussolini. Durante l'ultima puntata, l'ex parlamentare col cognome importante, che per alcuni fa rima con scomodo, si è scontrata con Fabio Canino, giudice della puntata evidentemente prevenuto nei suoi confronti. Il giudizio del conduttore è andato oltre la mera opinione sul ballo appena concluso ma si è spostata su un episodio del 2006 che ha visto protagonista Alessandra Mussolini e Vladimir Luxuria. Da quella puntata di Porta a porta è nato un lungo filone di discussioni e di frecciate che si è concluso poco tempo fa e che ha avuto l'epilogo definitivo proprio su Rai1, con il mea culpa della Mussolini.

L'episodio da cui tutto ha avuto origine è uno scontro dai toni molto accesi accaduto nel marzo 2006, ormai 14 anni fa. Nel salotto di Bruno Vespa in quel periodo si dibatteva dei Pacs e di immigrazione. Presenti in studio, oltre ad Alessandra Mussolini e a Vladimir Luxuria, anche l'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli e Antonio Di Pietro, a quei tempi leader di Italia dei valori. Lo scontro è stato acceso fin dall'inizio su posizioni facilmente immaginabili. Per Antonio Di Pietro, quella fu la prima volta nel salotto di Vespa. Un debutto di fuoco per lui, che in quell'occasione ebbe una discussione vibrante proprio con Alessandra Mussolini. Lo scontro inizialmente più forte, però, è stato quello tra l'ex ministro Castelli e Vladimir Luxuria, che il Guardasigilli chiamò in più occasioni "signor Guadagno", suo vero cognome.

Vladimir Luxuria rispose senza scomporsi, senza mostrare risentimento e la discussione andò avanti con l'intervento di Alessandra Mussolini: "Mi scusi, non voglio essere offensiva, ma che vuol dire transgender? Transgender, transgendarmi, sembra Schwarzenegger... Usiamo termini italiani". Prima schermaglia tra le due, caduta però rapidamente con il cambio di argomento che spostò il dibattito verso le tematiche migratorie. Da una parte si schierarono Castelli e la Mussolini e dall'altra Luxuria e Di Pietro. Dopo aver elencato le motivazioni per le quali, secondo lei, l'immigrazione clandestina potesse rappresentare un rischio per il Paese, Alessandra Mussolini venne etichettata come "fascista" da Antonio Di Pietro. Immediata la replica di Mussolini: "E me ne vanto!".

È a quel punto che intervenne Luxuria: "Una che si vanta di essere fascista, mi preoccupa. Ci metterete al confino?"". Lo scontro ormai era acceso. "A me preoccupa chi brucia le bandiere, chi grida "dieci, cento, mille Nassyria, vergogna, vergogna, vergogna. Si veste da donna e pensa di poter dire quello che vuole. Meglio fascista che frocio!", replicò la Mussolini dando inizio a uno degli scontri televisivi e politici più noti.

A distanza di 16anni, punzecchiata da Fabio Canino e da Selvaggia Lucarelli, Alessandra Mussolini che già si era chiarita in passato con Vladimir Luxuria, è tornata sull'argomento: "Questa cosa non andava detta. Sicuramente, sia da parte mia che da parte di Vladimir, ci sono state frasi completamente sbagliate e fuori luogo". Fine?

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