Napoli, 17enne bullizzata e picchiata a scuola perché ha un tumore

La giovane, della quale non è stato reso noto il nome, soffre di una grave forma di melanoma e da tempo in classe veniva fatta oggetto di scherno a causa della sua malattia. Lo scorso giovedì, l’aggressione vera e propria, tanto che la 17enne è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso: la denuncia dei genitori

Napoli, 17enne bullizzata e picchiata a scuola perché ha un tumore

Un’orribile storia di bullismo arriva dal comune di Sant’Anastasia (Napoli), dove una ragazza di 17 anni è finita in ospedale a causa delle percosse di una compagna di classe.

Ciò che rende ancora più inaccettabile questo ennesimo caso di violenza fra adolescenti è il fatto che la giovane vittima sia affetta da un tumore e che proprio tale patologia sia diventata oggetto degli insulti.

Così la giovane 17enne, oltre a dover lottare ogni giorno contro una grave forma di melanoma che l’ha già costretta a sopportare terapie dure e sfiancanti, deve anche affrontare la cattiveria e la totale insensibilità di coloro che hanno preso la sua malattia come un gioco, un pretesto per fare ironia.

Stando a quanto raccontano i genitori della ragazza, gli insulti e le angherie andrebbero avanti da tempo. In nessuna di quelle occasioni, tuttavia, gli aguzzini della giovane sarebbero riusciti ad andare oltre la violenza verbale, grazie all’intervento degli insegnanti.

L’aggressione fisica è avvenuta la settimana scorsa, in data 27 settembre. Tutto è cominciato all’interno della classe dell’Istituto Superiore Luca Pacioli frequentata dall’adolescente, per poi continuare ed infine concludersi all’uscita del complesso scolastico.

Sono i genitori a raccontare la vicenda, come riportato da “Il Messaggero”. “Nostra figlia è stata presa di mira da una compagna che la insulta, la minaccia e la colpisce anche fisicamente. Abbiamo deciso di raccontare in qualche modo cosa sta accadendo perché temiamo per la salute psicologica di (...)”. “In virtù della sua malattia, è stata oggetto di scherno e ha necessitato in passato del supporto psicologico richiesto all’Asl.”, sono le dichiarazioni depositate dai familiari, dove è possibile leggere anche alcune delle parole crudeli rivolte alla ragazza. “Devi morire”, si è addirittura sentita apostrofare.

In seguito alla violenza dello scorso giovedì, la 17enne è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’Ospedale del Mare di Napoli. La giovane presentava numerose contusioni, era in evitente stato di choc e lamentava dolore alla mano sinistra. Gli esami strumentali hanno poi diagnosticato la frattura di un dito.

Impugnati i referti medici, il padre dell’adolescente si è immediatamente recato in questura a sporgere denuncia, inviata anche al provveditorato scolastico della regione Campania (Napoli). I genitori della 17enne, infatti, sono determinati ad ottenere un maggior sostegno da parte della scuola.

La stessa scuola che la giovane, fiaccata dalla malattia ed ora traumatizzata dai compagni, ha sempre meno voglia di frequentare. “È stato convocato un consiglio straordinario lunedì, ma non si è risolto assolutamente nulla e nostra figlia non vuole andare più a scuola.”, spiegano infatti i due coniugi.

“Si sentono tante storie di ragazzi che rimangono vittima dei bulli e soprattutto dell’assenza di piccole azioni che avrebbero potuto evitare il peggio. Noi chiediamo solo aiuto e collaborazione.

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