Anche se il fine settimana appena trascorso è stato in prevalenza stabile, soleggiato e ancora abbastanza caldo, il fisiologico "decadimento" estivo è ogni giorno più evidente e le mappe meteo indicano una strada ormai votata alla stagione autunnale: a metà settimana, giovedì 5 settembre, il nostro Paese sarà interessato da un insidioso vortice ciclonico in grado di provocare una "burrasca" pronta a sancire la fine dell'estate a suon di temporali e possibili nubifragi.
La strada per il maltempo
Prima di giovedì, però, saranno molteplici i segnali che ci portano a un cambio stagionale: già questa mattina buona parte del Nord Italia si è svegliato con tante nubi, piogge e un clima certamente molto più fresco delle ultime ore. Una certa instabilità meteorologica la vivremo anche martedì e mercoledì con acquazzoni e temporali specialmente durante le ore pomeridiane a ridosso dei rilievi alpini e appenninici e un anticiclone africano sempre più in difficoltà.
Il vortice ciclonico
Ma la data da segnare in rosso sul calendario, come detto, è quella di giovedì "quando l'ingresso sul Mediterraneo di correnti instabili in discesa dal Nord Europa andrà ad interagire con il caldo umido già presente", spiega Mattia Gussoni, esperto de Ilmeteo.it. Esiste il concreto rischio che possa prendere vita un vortice mediteranneo, "una delle configurazioni più insidiose per le nostre latitudini in questo periodo dell'anno". L'esperto spiega che le correnti si muoveranno in senso antiorario attorno al vortice richiamando aria umida dal sud che potrà fornire ancora più "carburante" al maltempo previsto sull'Italia.
Le zone più a rischio
Prendendo in esame le mappe del Centro Meteo Europeo (Ecmwf) c'è la possibilità di eventi estremi quali nubifragi e le "alluvioni lampo" che scaricano al suolo enormi quantità d'acqua ma in un'area ristretta. I rischi maggiori li correranno specialmente "le regioni del Nord Ovest e parte di quelle tirreniche. Su queste zone potrebbero cadere fino ad oltre 2/300 mm di pioggia in pochissimo tempo, ovvero l'equivalente delle piogge attese in oltre due mesi", sottolinea Gussoni. Massima attenzione, insomma, anche se bisognerà aspettare almeno la giornata di domani e quella di mercoledì per avere un quadro ancora più chiaro e definito.
La tendenza successiva
L'esperto spiega che questa "ferita" sarà dura a guarire e darà il via al cambiamento stagionale che dovrebbe essere più palese nel corso del prossimo fine settimana e in quella successiva quando "altri fronti perturbati raggiungeranno il nostro Paese provocando piogge abbondanti e soprattutto un deciso calo delle temperature".
Oltre ai fenomeni, infatti, il ridimensionamento termico sarà importante: diremo addio ai valori over 35°C, le temperature saranno molto più miti e in alcuni casi (durante i maggiori fenomeni) anche al di sotto delle medie del periodo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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