Sono un centinaio i migranti positivi sbarcati dalla nave Diciotti ad Augusta, nel siracusano, questo pomeriggio. È un’emergenza nell’emergenza quella che sta caratterizzando le coste italiane in questo periodo. Se infatti da una parte continuano gli imponenti arrivi di migranti, anche con l’intervento delle Ong, dall’altra il peso dell’attività di accoglienza viene gravato dal Covid che sbarca assieme agli extracomunitari.
L'intervento al largo delle coste calabresi
Sono stati momenti particolarmente delicati quelli che hanno caratterizzato lo sbarco sul porto siracusano con numeri imponenti da gestire: 571 nuovi arrivati, di cui circa 100 risultati positivi al virus. Tutto è iniziato ieri pomeriggio quando la nave Diciotti ha lanciato l’allarme al largo della Calabria, a Capo Spartivento. I migranti, facevano sapere gli uomini della Guardia costiera, erano in difficoltà a bordo di due pescherecci pieni oltre la capienza massima e in balia di un mare impetuoso a causa delle pessime condizioni meteo. Una volta recuperati i protagonisti del viaggio della speranza, di origine egiziana e siriana, la nave ha virato dritto verso Augusta dove è approdata questo pomeriggio.
Lo sbarco
A bordo è salito il personale dell’Usmaf (sanità marittima) per i controlli sanitari ed il test per il coronavirus. Da qui il rilevamento dei casi positivi per i quali è stato disposto l’isolamento. Poi sono stati fatti scendere i minori non accompagnati, 45 per la precisione, e anche due donne in stato di gravidanza. Tutti, dopo le procedure di identificazione eseguite dalla polizia, sono stati accompagnati a bordo della nave Azzurra per la quarantena. A bordo della Diciotti c’era anche la salma di un migrante di probabile nazionalità siriana. Sale a 5.273 il numero complessivo di migranti arrivato in Italia via mare in questi primi due mesi dell’anno. Cifre preoccupanti se si pensa che lo scorso anno di questi periodi erano oltre un migliaio in meno.
Gli arresti della polizia di Stato
Nel frattempo oggi la polizia di Stato è intervenuta con attività di contrasto all’immigrazione clandestina. A Messina è stato arrestato un cittadino marocchino di 42 anni, pluripregiudicato.
Su di lui grava l’accusa di aver favorito l’ingresso e il transito illegale di due suoi concittadini città. Ad Agrigento invece sono stati tratti in arresto un tunisino e un egiziano perché nonostante fossero stati raggiunti da un decreto di espulsione, hanno fatto reingresso nel territorio nazionale.
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