Arriva il picco dell'influenza: ecco cosa fare

Stiamo per raggiungere il picco di casi influenzali: già colpite tre milioni di persone. Ecco i numeri e perché quest'anno potrebbe durare fino a maggio

Arriva il picco dell'influenza: ecco cosa fare

Ormai da due anni a questa parte, a causa della pandemia da Covid-19, ci dimentichiamo di un virus che ci tiene compagnia tutti gli anni nel periodo invernale che causa la classica influenza. Anche in questa stagione ha cominciato a circolare e sembra più aggressivo di quello del 2021.

"Virus fino a maggio"

La segnalazione arriva dallo European Centre for Disease prevention and Control (Ecdc): anche se il picco è atteso per le prossime settimane, il virus potrebbe tenerci compagnia molto più a lungo del previsto. "Con l'allentamento di tutte le misure restrittive temo che, dopo un così lungo periodo di circolazione praticamente assente tra la popolazione europea, il virus possa allontanarsi dagli abituali schemi di circolazione stagionale e restare in Europa fino a maggio", ha affermato Pasi Penttinen, esperto dell'Ecdc. Secondo gli studiosi, il ceppo prevalente in questa stagione è l'H3 dell'influenza A, responsabile delle forme più gravi tra gli anziani.

Cosa succede in Italia

L'Istituto Superiore di Sanità ha fatto sapere che la circolazione in Italia è dovuta più che altro a virus respiratori diversi da quelli influenzali. Il bollettino della settimana dal 3 al 9 gennaio riporta 305.900 casi di influenza con oltre 3 milioni di italiani che ne sono stati colpiti. Entro la fine della stagione, è previsto un raddoppio di questa cifra che arriverà a 6-7 milioni complessivi. Come riportato dal Messaggero, l'incidenza italiana è di 5,16 casi ogni mille abitanti, mezzo punto in meno rispetto ai 5,67 casi per mille della settimana scorsa. Il calo è dovuto alla chiusura delle scuole nel periodo natalizio.

Quali sono i virus influenzali

Generalmente, i virus influenzali sono di quattro tipologie e indicati con le lettere dalla A alla D: A e B sono quelli che colpiscono il genere umano. Come abbiamo visto, l'influenza di tipo A si suddivide in altri sottotipi e quella dominante quest'anno è l'H3. Come dicono gli esperti, il periodo di incubazione è di circa un paio di giorni dopodiché "esplode" con il classico aumento della temperatura corporea (febbre che supera i 38 gradi, nei bambini fino a 39-40°), oltre alla sintomatologia che prevede brividi, mal di gola, raffreddore, tosse, dolori articolari e muscolari, cefalea, malessere generale e perdita di forze.

I bambini, da questo punto di vista molto più fragili di alcune categorie di adulti, possono avere anche vomito, nausea e diarrea. Situazione diversa anche per gli over 65 che possono andare incontro a bronchiti e polmoniti da sovrainfezioni batteriche oltre a complicanze dell'apparato cardiovascolare e del sistema nervoso. È per questo che, per bambini e categorie fragili, la profilassi anti-influenzale è sempre consigliata. Così come per il Covid, mascherine, gel per le mani e distanziamento potranno ridurre la circolazione di questo virur e tenere sotto controllo l'influenza anche in questa stabione.

Cosa fare in caso di sintomi

Trovandoci in emergenza pandemica, è chiaro che all'inizio possa essere complicato distiungere i sintomi da quelli del Covid. Ecco perché "la cosa è evitare spostamenti e limitare il più possibile i contatti, Quindi, sottoporsi al tampone per rimuovere qualsiasi dubbio. Il trattamento raccomandato in caso di influenza è quello dell'automedicazione per attenuare i sintomi senza azzerarli. No agli antibiotici se non su indicazione medica, sì invece agli antipiretici" afferma al Messaggero Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, virologo e Direttore Sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.

Come sempre, valgono i classici farmaci da prenere in caso di febbre e dolori ma sempre dopo aver contattato il proprio medico: i più utlizzati sono paracetamolo e ibuprofene ma facendo sempre attenzione a non abusarne (il

paracetamolo può causare problemi al fegato mentre i Fans possono provocare sanguinamenti gastrici e problemi renali). I soggetti più fragili dovranno sempre farsi visitare dal medico che prescriverà loro la cura più opportuna.

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