Ora i campi rom invadono i ponti di Firenze

A Firenze i ponti del Mugnone, torrente dell'Arno che scorre vicino al centro storico, ospitano nuovi campi rom abusivi

Ora i campi rom invadono i ponti di Firenze

Ora i campi rom abusivi arrivano anche nel centro di Firenze. "Sotto il ponte Bailey realizzato in contemporanea con i lavori per la tramvia è nato un vero e proprio insediamento abusivo in cui vivono rom accampati con dei materassi, che utilizzano la struttura come tetto delle loro pseudo-abitazioni", ha rivelato Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana.

Lo stesso livello di degrado si trova anche sugli altri ponti del Mugnone, torrente dell'Arno come il Ponte Rosso dove dormono numerose persone. "È una situazione indegna - attacca Donzelli - sia per chi ci abita ma soprattutto per i residenti di una delle zone più prestigiose della città divenuta una vera e propria toilette a cielo aperto con aumento di furti e in cui regnano insicurezza e paura ad uscire di casa dopo il tramonto, soprattutto per ragazze, anziani e donne con bambini".

I rom, secondo quanto riferiscono i residenti della zona, lasciano i loro insediamenti la mattina presto e vi ritornano solo la sera ma l'area è sporca e degradata.

"Durante le nostre verifiche le persone incontrate ci hanno confermato che nessuno del Comune né dei servizi sociali si è mai presentato, abbiamo trovato anche un ragazzo con un infortunio al braccio ed una fasciatura di fortuna, oltre a ovvie condizioni di pericolosità e pessima igiene", racconta Donzelli che chiede al Comune di Firenze di adoperarsi per sgomberare immediatamente l'area, situata alle porte del centro storico.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica