Pure i migranti potranno usufruire del bonus bebè, anche se non sono in possesso della carta di soggiorno di lungo periodo.
Per la prima volta in Italia l'Inps ha stabilito che un cittadino turco di trentatré anni residente in Italia e padre di tre figlie ha diritto al bonus stanziato dal governo Renzi per i genitori di bimbi nati fra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 con reddito Isee inferiore a 25mila euro.
Teoricamente questa prerogativa, spiega il Giorno, sarebbe riservata a italiani, comunitari ed extracomunitari in possesso della carta di soggiorno di lungo periodo. Condizioni che escluderebbero il cittadino turco, dotato solamente di "permesso lavoro unico", che consente il soggiorno da uno a due anni. Tuttavia la giurisprudenza in merito è discordante e così, mentre l'uomo aveva intentato una causa di lavoro, l'Istituto nazionale di previdenza sociale ne ha stabilito il diritto a ricevere il bonus bebè.
"Una decisione inaspettata", commenta l'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione, mentre l'avvocato del turco auspica che la decisione dell'ente presieduto da Tito Boeri provochi un "ripensamento della metri, dove un importante diritto assistenziale è affidato alla sola azione giudiziaria o
alla casualità di decisioni dell'Inps".Recentemente, il tribunale di Brescia ha riconosciuto il bonus bebè anche a una donna bosniaca in Italia da diciannove anni con un permesso di soggiorno rilasciato per motivi familiari.
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