Ora la Sea Watch torna in mare

La Sea Watch - dissequestrata - salpa dal porto di Licata e naviga verso la Libia. A Lampedusa e Crotone arrivano barchini carichi di migranti

Ora la Sea Watch torna in mare

Sea Watch torna a solcare il Mediterraneo. Dopo l'assist delle toghe che hanno dissequestrato la nave, l'imbarcazione dell'ong è salpata oggi dal porto di Licata alla volta della Libia.

"Per oltre tre settimane il Mediterraneo centrale è rimasto senza nessuna nave civile di soccorso pronta a salvare le persone in fuga dalla Libia", scrive l'organizzazione non governativa tedesca sul suo profilo Twitter annunciando la nuova missione.

La nave era stata sequestrata lo scorso 20 maggio, dopo lo sbarco di 47 migranti a Licata. La scorsa settimana, il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e il pubblico ministero Cecilia Baravelli - che hanno iscritto nel registro degli indagati, per l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, il comandante Arturo Centore - ha disposto il dissequestro dopo avere concluso perquisizioni e controlli. A distanza di alcuni giorni, l'imbarcazione della Ong ha mollato gli ormeggi per tornare nelle acque Sar.

Intanto oggi a Lampedusa sono stati trainati in porto dalla Guardia costiera i 38 migranti arrivati ieri al largo delle coste siciliane su un barchino di legno con il quale hanno affrontato il viaggio dalla Libia. Si tratta di 20 uomini, 17 donne e una bambina provenienti da Costa d'avorio, Guinea e Tunisia. Secondo il Programma dei rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, alcuni dei migranti sarebbero disidratati. In particolare una donna verserebbe in serie condizioni di salute.

E a Crotone una barca a vela è stata intercettata dalla Guardia di Finanza. A bordo, stipati sottocoperta, c'erano 53 migranti, (43 adulti e 10 minori tutti di sesso maschile e di probabile origine pakistana). Al timone due cittadini ucraini, sospettati di essere gli scafisti. Dalle prime informazioni i migranti sarebbero partiti alcuni giorni fa dalla Turchia. Avrebbero voluto raggiungere l'Italia nella notte fra sabato e domenica, in modo da consentire agli scafisti di dileguarsi.

Al momento dell'intercettazione la barca a vela stava navigando senza alcun problema apparente e i migranti, non visibili all'esterno, sono stati scoperti solo quando i militari saliti a bordo del natante, sono entrati nei locali interni. I presunti scafisti saranno verosimilmente sottoposti ad arresto, l'imbarcazione, è stata sequestrata, e i migranti condotti nelle strutture di accoglienza per gli adempimenti del caso.

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