"Mia figlia ha rifiutato la chemioterapia e l’ha fatto perché aveva visto morire una sua cara amica. Eleonora è stata uccisa dalla pressione esercitata dal tribunale e dai medici".
Il padre della 18enne di Padova deceduta dopo aver rifiutato d sottoporsi alla chemio non ci sta a chi lo accusa di essere un assassino. Per questo, in un'intervista al Corrriere della Sera ha voluto spiegare cosa è successo veramente a sua figlia malata di leucemia. "Eleonora aveva visto morire un'amica ed era rimasta toccata da quel fatto. Quando, purtroppo, è arrivato il suo momento ha dovuto scegliere e lei ha scelto di rinunciare a sottoporsi ai cicli di chemio" - inizia così la lunga intervista che Lino Bottaro ha rilasciato al Corsera.
E quando il giornalista domanda al padre di Eleonora se la figlia avesse deciso di riufiutare le cure per affidarsi alla medicina alternativa di Ryke Geerd Hamer, lui risponde: "Le teorie di Hamer non c’entrano nulla. Questo medico tedesco si è limitato a scoprire le leggi biologiche per le quali ci ammaliamo, non ha mai suggerito dei metodi di cura. E chi dice il contrario è uno sciacallo". Tra alti e bassi, la chiacchierata con il signor Bottaro continua fino a che il giornalista arriva ad un punto cruciale: Eleonora, secondo suo padre, sarebbe stata uccisa dallo stress provocatole dal tribunale.
"La chemio, nelle persone della sua età, ha un altissimo tasso di insuccesso - continua Lino. Eleonora lo sapeva, per questo era andata in Svizzera per sfuggire alla minaccia del tribunale dei minori e dei medici che volevano sottoporla coattivamente a quel tipo di trattamento. Lei implorava solo di essere curata in qualunque modo, purché non le capitasse di soffrire come la sua amica. I medici svizzeri non hanno fatto altro che continuare con le altre cure tradizionali e lei si era ripresa. Poi..."
"Poi cosa è successo?" - incalza il giornalista. "I giudici e i medici hanno iniziato a metterle pressione per convincerla ad accettare la chemioterapia. Lei però non voleva. Non voleva che quei medici le mettessero le mani addosso. Quella tensione l’ha fatta finire in una situazione dalla quale non ne è più uscita... Si è indebolita e poi il tracollo".
Dopo un ultimo scambio di battute, tra commozione e rabbia, il padre della 18enne confessa che ad un certo punto anche lui era arrivato addirittura a farsi convincere dai medici, ma sua figlia no.
E per fugare ogni dubbio sulla presunta colpevolezza del padre nella morte della figlia, il cronista chiede a Lino: "Eleonora si è mai pentita della sua scelta (non aver fatto la chemioterapia ndr)?". "No. Mai".
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