Palermo, bruciato vivo un clochard

Il senzatetto è stato cosparso di benzina e dato alle fiamme nella notte davanti alla mensa dei poveri di Palermo

Palermo, bruciato vivo un clochard

Orrore a Palermo, dove un clochard di 45 anni è stato bruciato vivo nella notte.

Dalle prime ricostruzioni, sembra che l'uomo, Marcello Cimino, sia stato prima cosparso di benzina e poi dato alle fiamme in via Cappuccini, davanti alla mensa dei poveri, chiusa da tempo. Sarebbe accaduto poco prima dell'una di notte, quando qualcuno ha sentito le grida del senzatetto, che di solito dormiva proprio sotto il portico della missione San Francesco. Lo hanno trovato completamento avvolto dalle fiamme. Inutili i soccorsi: quando sono arrivati i vigili del fuoco non c'era più niente da fare. Cimino è morto con il corpo completamente bruciato.

E per l'omicidio è stato fermato un 45enne, Giuseppe Pecoraro. "Alla fine ha confessato. Riteneva che il clochard insidiasse la sua donna", ha affermato il capo della Squadra Mobile, Rodolfo Ruperti, incontrando i giornalisti. "Non era in casa e lo abbiamo trovato che vagava in strada. Si era tagliato la barba e aveva provato ad occultare - ha continuato - diverse bruciature, tra cui una vistosa alla mano. Inizialmente ha sostenuto di essersi bruciato con la macchinetta del caffè". Cimino e Pecoraro avevano già avuto un alterco ieri intorno alle 19. Decisive le indagini classiche e l’esame attento delle immagini di videosorveglianza e le testimonianze raccolte a riscontro. "È stata la gelosia ad innescare l’azione di Pecoraro - ha spiegato Ruperti - perchè riteneva che Cimino insidiasse la donna",

Gli uomini della Squadra mobile per tutta la notte hanno setacciato al zona alla ricerca di eventuali tracce del contenitore dei benzina usato per cospargere il corpo dell'uomo.

Su YouTube spunta intanto un video

(guarda) girato dalle telecamere di sicurezza e che riprende, minuto per minuto, gli ultimi istanti di vita di Cimino. L'uomo con il volto semicoperto si avvicina al senzatetto, gli versa un liquido addosso e poi gli dà fuoco.

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