Il Papa ai pentecostali: "Chiedo scusa per le leggi razziali"

Appello di Bergoglio agli evangelici: "Unità nella diversità". E assicura: "Sono venuto a trovare dei fratelli"

Il Papa ai pentecostali: "Chiedo scusa per le leggi razziali"

"La Chiesa è una nella diversità". A Caserta, nella Chiesa evangelica della Riconciliazione, papa Francesco torna a parlare dell'unità "fondamentale" tra i cristiani. "È il comandamento di Cristo - spiega il Pontefice - bisogna cercare qualcosa di nuovo, superare i confini tra le Chiese cristiane, che non sono nate separate". Il discorso di Bergoglio diventa, poi, l'occasione per chiedere perdono ai pentacostali: "Tra quelli che hanno perseguitato e denunciato i pentecostali, quasi come fossero dei pazzi che rovinavano la razza, c’erano anche dei cattolici: io sono il pastore dei cattolici e vi chiedo perdono per quei fratelli e sorelle cattolici che non hanno capito e sono stati tentati dal diavolo".

Dopo la visita pastorale di sabato, il papa torna a Caserta per incontrare il pastore della Chiesa evangelica pentecostale Giovanni Traettino, suo amico dai tempi di Buenos Aires e come lui impegnato nell'ecumenismo. All'incontro, organizzato nella Chiesa pentecostale della Riconciliazione, un edificio ancora in costruzione, partecipano circa 350 persone, in gran parte evangelici provenienti, oltre che dall'Italia, da Stati Uniti, Argentina e altri Paesi. "Lo Spirito Santo fa la diversità nella Chiesa - spiega Bergoglio - la diversità è tanto bella, ma lo stesso Spirito Santo fa anche l’unità, così che la Chiesa è una nella diversità: per usare una parola bella, una diversità riconciliante". Il Santo Padre ricorda, infatti, che lo Spirito Santo è "armonia nella diversità". Da qui l'appello a "toccare la carne di Cristo" andando insieme nelle periferie, "dove ci sono tanti fratelli bisognosi di Dio, che hanno fame, ma non di pane, bensì fame di Dio". Secondo papa Francesco, infatti, non si deve predicare "un Vangelo intellettuale".

Il pastore Traettino, che ha partecipato il primo giugno scorso all'incontro allo Stadio Olimpico di Roma con il Rinnovamento nello Spirito, da anni lavora al dialogo tra carismatici cattolici e carismatici protestanti. Nell'esortazione apostolica Evangelii Gaudium, il Pontefice ha ricordato che "l'evangelizzazione implica anche un cammino di dialogo" che apre la Chiesa a collaborare con tutte le realtà politiche, sociali, religiose e culturali. E l'ecumenismo è "una via imprescindibile dell'evangelizzazione". Importante l'arricchimento reciproco. "Quante cose - sottolinea Bergoglio - possiamo imparare gli uni dagli altri".

Il Papa ricorda la necessità per la Chiesa di "evangelizzatori con Spirito" che sono quanti "si aprono senza paura all'azione dello Spirito Santo" che "infonde la forza per annunciare la novità del Vangelo con audacia (parresia), a voce alta e in ogni tempo e luogo, anche controcorrente".

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