"Kiev ha diritto di colpire in territorio russo". L'Ue difende l'attacco a Kursk

La Commissione europea ha ribadito il sostegno a Kiev per “recuperare la sovranità sul territorio”

"Kiev ha diritto di colpire in territorio russo". L'Ue difende l'attacco a Kursk
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L'incursione ucraina in corso da due giorni nella regione russa di Kursk con mille soldati e decine di veicoli blindati è assolutamente legittima: questa la sentenza della Commissione Ue."L'Ucraina è vittima di un'aggessione illegale e sulla base di diritto internazionale ha il diritto di difendersi e di colpire il nemico anche sul suo territorio", la conferma del portavoce del governo europeo rispondendo a una domanda dei giornalisti durante il briefing di mezzogiorno a Bruxelles. Il diplomatico ha evidenziato che la Commissione è in contatto costante con Kiev dall'inizio dell'invasione "anche perchè da anni la Russia ha dimostrato un comportamento pericoloso per l'Europa".

Nessuna condanna, anzi sostegno totale: l'Ue ha ribadito la sua posizione sul conflitto in corso e in particolare sull'attacco registrato nella zona russa. Il portavoce della Commissione guidata da Ursula von der Leyen ha aggiunto che Bruxelles non è parte in causa, ma nonostante ciò sostiene al 100 per cento gli sforzi del Paese di Zelensky "per recuperare la sovranità sul proprio territorio". Una presa di posizione netta, categorica, che non lascia grossi margini di interpretazione.

Mentre prosegue l'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk, Volodymyr Zelensky ha tenuto a ringraziare ogni soldato e ogni comandante che garantiscono la protezione delle posizioni ucraina e l'adempimento dei compiti di difesa. "Gli ucraini sanno come raggiungere i propri obiettivi", ha evidenziato il numero uno di Kiev nel suo discorso serale, per poi rivolgersi direttamente a Putin: "La Russia ha portato la guerra nella nostra terra e deve sentire ciò che ha fatto. Noi puntiamo ad ottenere al più presto questi obiettivi in pace, sotto condizioni giuste di pace. E questo succederà".

Non mancano le polemiche, ancora una volta firmate dal Movimento 5 Stelle. In una nota firmata dai capigruppo nelle Commissioni Politiche Ue e Affari Esteri di Camera e Senato, i grillini hanno definito "gravissime" le parole del portavoce della Commissione europea: "Poche parole che cambiano la postura dell'Unione europea nei confronti della Russia: si ritiene legittimo che Kiev usi le armi europee non più solo per attacchi mirati oltre confine contro obiettivi militari russi in funzione difensiva, ma contro tutta la Russia, senza limiti. Quindi attacchi anche contro obiettivi civili, contro villaggi e città, fino a Mosca?". I pentastellati hanno inoltre chiesto al governo italiano di prendere le distanze dalla posizione espressa da Bruxelles: "Queste dichiarazioni gettano benzina sul fuoco invece di facilitare una soluzione negoziale del conflitto".

L'attacco ucraino nella regione di Kursk ha causato la morte di almeno cinque persone, secondo quanto riferito dal vicegovernatore ad interim della regione, Andrei Belostotsky, a Ria Novosti. L'assalto che ha colto di sorpresa il Cremlino è stato accompagnato da un massiccio cyberattacco, ma le autorità russe sostengono di essere riuscite a respingerlo. L'attacco DDoS, afferma il Ministero russo per lo sviluppo digitale non è riuscito a compromettere le operazioni e i dati degli utenti.

Una cosa è certa, secondo il portavoce della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak: le incursioni in territorio russo come quella avvenuta nella regione di Kursk possono segnare le differenze nei futuri negoziati, L'efficacia delle operazioni militari di Kiev sta aumentando esponenzialmente, ha rimarcato il diplomatico vicino a Zelensky, sottolineando che gli assalti in territorio russo rappresentano un duro colpo per Mosca, che si

siederà al tavolo delle trattative solo se la guerra non si adatterà allo scenario pianificato e se le perdite e le sanzioni aumenteranno: "Se lo si fa alle loro condizioni, crederanno di avere il controllo".

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