"Aprire corridoi umanitari". Torna a fare appello all'Europa e all'Italia papa Francesco nella sua visita pastorale in Emilia Romagna. Dopo l'appuntamento a Cesena in cui il Pontefice è tornato a bacchettare i politici su corruzione, esortando chi si occupa della cosa pubblica ad essere "martire", Francesco è volato a Bologna dove la città è paralizzata per accogliere al meglio il vescovo di Roma.
La prima tappa del papa nel capoluogo emiliano, al fianco del vescovo Zuppi, è all'hub regionale di via Mattei (guarda il video). Un centro di prima accoglienza da tempo al centro di numerose polemiche, gestito da un insieme di cooperative e spesso finito nel mirino di chi si oppone all'accoglienza indiscriminata. Francesco ha voluto salutare uno ad uno i circa 1000 migranti ospiti del Centro, percorrendo a piedi il piazzale fino a raggiungere la pedana predisposta per l'incontro, nonostante la pioggia che si stava abbattendo su Bologna. Foto, selfie e saluti dei profghi che hanno lanciato un appello: "Caro Papa Franesco noi abbiamo bisogno dei documenti".
Per solidarizzare con i migranti, Francesco ha indossato il braccialetto che li identifica all'interno dell'hub. Poi ha preso la parola per chiedere "corridoi umanitari senza attese insopportabili". "Credo davvero necessario che un numero maggiore di Paesi adottino programmi di sostegno privato e comunitario all'accoglienza e aprano corridoi umanitari per i rifugiati in situazioni più difficili - ha detto - per evitare attese insopportabili e tempi persi che possono illudere". Così Papa Francesco, durante la visita a Bologna nell'hub dei migranti". Poi si è rivolto ai profughi: "Siete dei 'lottatori di speranzà. Qualcuno non è arrivato perché è stato inghiottito dal deserto o dal mare. Gli uomini non li ricordano, ma Dio conosce i loro nomi e li accoglie accanto a sé".
Non sono mancati però richiami
alle leggi e alla cultura dell'Italia, che i migranti devono rispettare. "Vi esorto ad essere aperti alla cultura di questa città, pronti a camminare sulla strada indicata dalle leggi di questo Paese", ha detto il pontefice.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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