Vi piace una fettina di limone quando prendete un'acqua tonica o una Coca Cola al bar. Se vi trovate a Parigi dovete sborsare 50 centesimi. Non è uno scherzo. Nella capitale francese divampano le polemiche, tra gli avventori, per quello che viene ritenuto un inutile e odioso balzello da parte degli esercenti.. C'è chi parla di "furto" e chi prevede che, molto presto, faranno pagare anche i cubetti di ghiaccio o il latte per macchiare il caffè.
Sui siti internet e in radio, così come sui social, dilaga la bufera di chi si sente preso in giro, per non dire derubato. È stata la giornalista tv Nora Hamadi a far scoppiare il "caso". Mentre si trovava con amici in un locale vicino alla Tour Eiffel, dopo aver ordinato dell'acqua frizzante Perrier, con una fettina di limone, arrivato il conto sono rimasti di stucco. La spesa era di 30 euro, di cui 27,50 per l'acqua, 2,50 per le fettine di limone. Apriti cielo: fatti due calcoli significa che, dato che con un limone puoi ricavare venti o più fettine, alla fine ricaverai 10 euro extra. E questo vuol dire che i tuoi limoni avranno un valore di 100 euro al kg. Chissà, a questo punto, quanto verrebbe a costare una limonata...
Nel dibattito che si è scatenato c'è anche chi difende i baristi, dicendo che sono liberi di fissare i prezzi dei loro prodotti, a patto che li indichino chiaramente sui listini (e ovviamente bisogna tradurre in varie lingue, perché ci può essere un turista che, non sapendo il francese, ignora cosa siano la rondelle de citron (fettina di limone).
Polemiche di questo genere sono all'ordine del giorno.
In passato ci sono alcuni bar che hanno fatta pagare l'acqua del rubinetto, oppure l'acqua per il cane, o anche il riscaldamento del biberon. Piccole "cortesie" che sarebbe bello poter continuare a ricevere gratuitamente, magari chiedendo con gentilezza e senza pretendere alcunché.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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