Parma, fugge sui tetti e ferisce un militare: pusher nigeriano libero

Lo straniero si era nascosto per evitare che i carabinieri trovassero droga in casa della complice, che già si trovava ai domiciliari proprio per spaccio di sostanze stupefacenti: la donna ha finto un malore per guadagnare tempo, ma l'inganno non ha funzionato

Parma, fugge sui tetti e ferisce un militare: pusher nigeriano libero

È stato protagonista di un inseguimento sui tetti del quartiere Oltretorrente di Parma poi, raggiunto dai carabinieri che avevano scoperto il suo nascondiglio, non ha esitato a scagliarsi contro di essi prima di vedere scattare le manette ai suoi polsi.

Il responsabile è un pusher di nazionalità nigeriana di 30 anni, già tornato a piede libero dopo il giudizio direttissimo.

I fatti a cui si fa riferimento si sono verificati nel corso della notte di domenica in Borgo Bernabei, quando i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Parma si sono recati per un controllo nell'abitazione di una 27enne nigeriana che si trovava ristretta ai domiciliari per spaccio di droga.

La donna, che non si aspettava quella scomoda visita, è apparsa fin da subito decisamente strana agli uomini dell'Arma. Fortemente agitata e decisa a distrarre i suoi interlocutori ed a prendere tempo, ha finto un malore e domandato ai militari di contattare il 118 per l'invio di un'ambulanza sul posto.

Mentre la sceneggiata della straniera era in corso, i militari sono riusciti a distinguere in modo evidente il suono di passi provenire dal tetto dell'abitazione. Insospettiti, i carabinieri si sono attivati per individuare l'origine di quei rumori, scoprendo nella stanza attigua un lucernaio aperto. Sul tetto dell'edificio di 3 piani, nascosto dietro un comignolo, un extracomunitario cercava di eludere i controlli dei carabinieri, tentando nel contempo di liberarsi di alcuni involucri contenenti droga. Quando si è reso conto che oramai il suo tentativo era andato in fumo, il 30enne è venuto allo scoperto ed ha poi cercato di fuggire di corsa tra le tegole.

Rapidissima la reazione di uno degli inseguitori in divisa, che lo ha rincorso e quindi afferrato, impedendogli di allontanarsi dal posto. Vistosi con le spalle al muro, il nigeriano ha quindi aggredito il militare, spingendolo e strattonandolo con forza per fargli perdere l'equilibrio. Per fortuna ciò non è accaduto ma, superato il rischio di cadere, il carabiniere ha dovuto fronteggiare anche la furia dell'extracomunitario, che ha rivolto pugni e calci contro di lui e contro un collega intervenuto in suo supporto.

Finalmente bloccato e reso inoffensivo, lo straniero è stato arrestato e quindi trasportato in caserma per le operazioni di identificazione. Si tratta di un pregiudicato per reati connessi all'immigrazione clandestina ed a false identità. Per lui l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, dato che uno dei militari feriti ha ricevuto nell'ospedale Maggiore una prognosi di 5 giorni.

La 27enne nigeriana è stata invece denunciata per concorso in resistenza a pubblico ufficiale.

Già processato per direttissima, tuttavia, il 30enne ha ricevuto una condanna a 6 mesi con condizionale. Per lui un semplice obbligo quotidiano di firma presso la polizia giudiziaria.

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