"È di Putin?": il mistero sullo yacht di 140 metri

"Ospite" a Marina di Carrara, il panfilo "Scheherazade" è finito nel mirino delle autorità italiane: vale 700 milioni di dollari

"È di Putin?": il mistero sullo yacht di 140 metri

In tutta Europa le autorità stanno dando la caccia alle navi di lusso legate agli oligarchi russi, nel tentativo di infliggere duri colpi agli alleati di Vladimir Putin. Dalla Costa Azzurra ai porti italiani, gli yacht dei sostenitori politici o economici del leader del Cremlino sono finiti nel mirino delle forze dell’ordine europee e in Italia sono già stati registrati alcuni sequestri, basti pensare al fermo di “Lady M” in Liguria, il panfilo di proprietà dell’oligarca Alexei Mordashov, proprietario di Rossiya Bank.

Ora è il turno di “Scheherazade”, yacht che si trova nelle acque di Marina di Carrara. Secondo quanto riportato dal New York Times, il panfilo potrebbe essere di un miliardario russo, se non dello stesso Vladimir Putin. L’imbarcazione di 140 metri, valutata circa 700 milioni di dollari dal sito specializzato SuperYachtFan, vanta due ponti per gli elicotteri ed è un vero e proprio paradiso: è dotata infatti di una piscina con copertura a scomparsa, una pista da ballo, una palestra super attrezzata e infissi dorati nei bagni.

Lo “Scheherazade” è l’unico yacht di cui non si conosce la proprietà, il Nyt evidenzia che potrebbe fare parte dell’impero di un miliardario mediorientale o di un cittadino russo legato a Putin, ma non è esclusa l’ipotesi di una proprietà annodata al leader del Cremlino, attraverso una società non meglio definita. “Non l’ho mai visto e non l’ho mai incontrato”, il breve commento del capitano della nave, Guy Bennett-Pearce. A suo dire, infatti, il proprietario del panfilo non sarebbe tra gli oligarchi colpiti dalle sanzioni Ue, ma non ha aggiunto dettagli in tal senso.

Lo scorso venerdì le autorità italiane sono salite a bordo dello yacht e hanno esaminato alcuni documenti di certificazione della nave: “Stanno cercando informazioni con grande insistenza, stanno valutando ogni aspetto della vicenda”, ha aggiunto il capitano britannico.

I dubbi restano, considerando l’insolito grado di riservatezza che circonda il panfilo. Il Tempo evidenzia che alcuni operai hanno montato una barriera metallica sul molo per oscurare in parte la vista dell’imbarcazione ai curiosi, a testimonianza del livello di segretezza.

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